Il 27 ottobre 2019, al termine di Roma-Milan finita 2-1 per i giallorossi, Stefano Pioli subì la prima sconfitta da allenatore del Milan e commentò con una frase che riassumeva il periodo negativo che i rossoneri stavano attraversando in quell’inizio di stagione: “Sembra che tra vincere, pareggiare o perdere non ci cambi nulla”. Sono passati quasi due anni da quella conferenza stampa e grazie al lavoro di Pioli e della dirigenza il Milan è in costante crescita di risultati e di coesione del gruppo. Un gruppo che non molla mai, come ha dimostrato ieri sera nella rimonta contro il Verona e come dimostra ormai da un anno e mezzo.
MILAN DI RIMONTA – Da quando Pioli siede sulla panchina del Milan, i rossoneri hanno recuperato dopo essere stati in svantaggio in ben 19 occasioni tra tutte le competizioni. Di queste, in ben cinque partite prima di ieri sera il Diavolo si è trovato sotto di due gol, salvo poi recuperare e portare a casa almeno un pareggio; è successo due volte nella stagione 2019/20, alla ripresa del campionato dopo il primo lockdown causato dal Covid, prima contro la Spal a Ferrara, partita finita 2-2 e poi contro la Juventus di Sarri, match vinto 4-2. Nella scorsa stagione il Milan ha ribaltato uno 0-2 in tre occasioni tutte a San Siro, pareggiando con Verona e Parma in campionato e vincendo contro il Celtic 4-2 nel girone di Europa League.
GRUPPO FORTE – La partita di ieri sera dimostra come questa squadra e il suo allenatore credano di poter vincere tutte le partite, nonostante le assenze importanti e le prove degli avversari. La squadra ci mette il cuore e dà tutto per arrivare al risultato dimostrando attaccamento alla maglia e voglia di vincere. Pioli sa che può contare su una rosa lunga per affrontare i momenti di difficoltà e per correggere in corsa le partite che si mettono male, come ieri sera. Ora finalmente sembra che tra vincere, pareggiare o perdere cambi tutto.