Zlatan Ibrahimovic, ospite al programma televisivo di Alberto Angela “Stasera a Milano” su Rai 1, ha parlato della città di Milano e di come ha vissuto in tutti questi anni. Ecco le sue parole:

Su San Siro: “Mi fa sempre un grande effetto, ha fatto parte della mia carriera. Ho avuto la fortuna di vincere trofei importanti, giocare con grandi campioni, lavorare con grandi allenatori e ho conosciuto la città, che per me è come una seconda casa”

Sui gol e le esultanze: “Ogni gol ha il suo momento, quando entra il pallone in porta c’è una cosa che ti passa nel corpo che lo vuoi tirare fuori e vuoi godere con i tifosi. Io trovo un riferimento, un bambino, una persona sugli spalti, e mi fermo su di lui e tiro fuori tutta l’emozione. Non c’è un qualcosa di programmato, quello che succede succede. Vorrei abbracciare tutti, ma è un po’ difficile abbracciarne 80mila (ride, ndr)”

Sulle arti marziali: “Quando ero più piccolo facevo Taekwondo, facevo tante cose con questo sport. I miei movimenti sono così naturalmente, facevo cose che pensavo fossero giuste quando gli altri dicevano “questo non è calcio”. Ho fatto gol con movimenti che non sembravano calcio, ma era magia”

Sulla città di Milano: “Ho passato tanti anni qua, ho conosciuto la città che è come la mia seconda casa. Ho conosciuto gente in città che mi fa sentire a casa, sto molto bene. Godo, vivo e mi sento vivo. Non è un segreto che può essere che rimango qui dopo la fine della mia carriera”.

Sui consigli ai più giovani: “Prima di tutto fai quello che ti rende felice. Non devi fare le cose per altre persone, lo devi fare per te stesso, credi in te stesso. Questo ti porta avanti a lungo”.