“Sentire le voci su Conte non mi dà nessun fastidio, un pochettino mi annoia, ma questo nel calcio moderno è abbastanza normale. Ciò che conta è che io e i miei giocatori vogliamo dimostrare il nostro valore fino a fine stagione, poi vediamo“, ha detto poche ore fa Stefano Pioli in conferenza stampa per presentare Frosinone-Milan. Un commento sulle voci uscite sempre più insistentemente nell’ultima settimana, sempre più proiettati sul cambio di panchina.
Zlatan Ibrahimovic tuona a Gazzetta.it da Senior Advisor di RedBird, ovvero di chi fa le veci sportive di Gerry Cardinale. “È il nostro allenatore e siamo contenti di lui“, ovviamente riferendosi a Stefano Pioli, confermando come il suo commento nella sessione odierna di domande e risposte a Milanello non sia solo uno specchio per le allodole. Il sito ufficiale del quotidiano aggiunge che lo svedese ha un contatto diretto quotidiano con l’attuale tecnico, e la frase prima citata non è assolutamente di facciata ma derivata dal tempo passato insieme.
Per quanto riguarda Conte, chi sta attorno all’ex calciatore afferma che il suo ultimo contatto con l’allenatore leccese risale al 2016, otto anni fa. L’esposizione di Ibrahimovic a riguardo è un segnale molto forte, perché in situazioni del genere il silenzio accompagna la trattativa fino all’annuncio finale. La smentita breve (e molto secca) da parte di un membro del club fa pensare che fino a giugno non è detta l’ultima parola: Pioli può sempre restare, qualora il suo percorso in questi quattro mesi sia positivo.