Si è appena conclusa la conferenza stampa di Stefano Pioli alla vigilia della sfida di domani contro il Frosinone. Queste le parole del tecnico rossonero: “La cena insieme era già programmata prima del Bologna, sono convinto che la squadra sia consapevole del momento e che la stagione sia ancora lunga. Inter-Juve? Per noi conta domani e domani c’è il Frosinone: loro giocano molto bene e noi possiamo fare meglio, difendere meglio in alcune situazioni. In alcuni momenti della partita dobbiamo avere le antenne più dritte”.
Pioli prosegue: “Sentire le voci su Conte non mi dà nessun fastidio, un pochettino mi annoia, ma questo nel calcio moderno è abbastanza normale. Due colleghi hanno annunciato cinque mesi prima il loro abbandono di panchine prestigiose. Ciò che conta è che io e i miei giocatori vogliamo dimostrare il nostro valore fino a fine stagione, poi vediamo. Le critiche? A me dà fastidio non aver vinto la partita sabato. È giusto che su di noi ci siano aspettative alte, vediamo la fine per vedere che tipo di lavoro saremo riusciti a fare. Sappiamo le nostre qualità”.
Ancora Pioli: “Chi tira i rigori? Io l’ho deciso, domani lo comunicherò alla squadra. Le parole di Capello e Braida? Non si può andare troppo indietro. Calhanoglu non gioca con noi da anni e abbiamo vinto lo Scudetto senza di lui, Kessie ha fatto un’altra scelta. A me piace molto la squadra che ho. Per le aspettative che abbiamo ora pareggiare una partita è una delusione. Abbiamo segnato cinque gol in più dell’anno scorso e ne abbiamo subiti cinque in meno. Non siamo da metà classifica, vogliamo fare più punti del girone d’andata. Credo molto nei miei giocatori e i confronti che ho avuto con loro in settimana mi convincono sempre di più che ho un gruppo forte. Poi scommettere non si può. È giusto avere come obiettivo il vincere tutte le partite da qua alla fine”.
Pioli parla del mercato: “Non è arrivato un altro difensore perché le opportunità che si sono create sul mercato non rispondevano alle nostre e alle mie esigenze. Cercavamo un difensore di livello e pronto, non da un altro campionato, non che debba imparare la lingua. Non si è creata la possibilità di migliorare il livello dell’organico. Pellegrino ha bisogno di giocare, con noi in questo momento avrebbe fatto fatica. In difesa non è un problema di uomini, è una questione di organizzazione, comunicazione e intensità. Poi le caratteristiche di certi giocatori sono diverse rispetto all’anno scorso. Noi dobbiamo provare a fare un gol in più degli altri. In difesa mi serviva un giocatore pronto, che conoscesse il campionato, poi per la prossima estate si pensa. Lenglet, Brassier? Tutte le opportunità valutate non le abbiamo ritenute all’altezza di ciò che ci serviva, quindi puntiamo su Simic. A centrocampo daremo fiducia a Zeroli che diventerà il sesto centrocampista al posto di Pobega”.
Pioli continua: “Noi preferiamo correre in avanti, se riusciamo ad interrompere il gioco del basso dell’avversario ci sono più possibilità di impedirgli gli attacchi guadagnando anche fiducia ed entusiasmo. State parlando tanto di tattica, io più di mentalità che di strategia. Andate a rivedere il rigore preso col Bologna con tutta la squadra sotto palla, bastava comunicare e prendere meglio delle posizioni; sul cross di Orsolini eravamo 6 noi contro 3 loro: bisogna fare meglio quelle situazioni lì. Se possiamo correre in avanti lo faremo, se dovremo difendere un po’ più bassi lo faremo. Poi se vinciamo si dice che si gioca bene, se non si vince…”
Pioli conclude parlando di alcuni singoli: “Bennacer? Conosciamo tutti le sue qualità, ci può dare tanto in intensità e qualità. Ha avuto un leggero infortunio con l’Algeria, ha ripreso con noi ieri e non può avere un grandissimo minutaggio, ma sta bene ed è a disposizione. Adli sta migliorando tanto anche i numeri positivi anche in fase difensiva. Può giocare con Bennacer. Lista UEFA? Simic non può andare in lista B e per mettere lui serve togliere uno straniero, quindi c’è Terracciano”.
