HomeIn evidenzaIbra terreno con ascendente divino: come cambia la sua influenza nel club

Ibra terreno con ascendente divino: come cambia la sua influenza nel club

Zlatan non ha disconosciuto le sue origini divine, ma come abbiamo scritto recentemente in queste pagine, sta mutando la sua vision. Sulle pagine della Gazzetta dello Sport quest’oggi ha ulteriormente acclarato la sua metamorfosi.

Non ha rinnegato né il ruolo né le azioni dello scorso anno, ha semplicemente riconosciuto le differenze di organigramma rispetto alla scorsa stagione. Tare, dirigente che lui stesso ha proposto alla proprietà, ancora una volta è stato indicato da Ibra come la figura giusta che sta tra allenatore e giocatori. L’uomo di campo che pareva superato ma invece equilibra i rapporti creando sinergie.

Il fatto di non dover più esser il solista ma lavorare in gruppo, esalta il carisma di Zlatan. Il suo status nel club e a livello media, gli consente in un certo senso di poter pontificare. Ha preso fortemente le difese di Leao: contrariamente a molti ha specificato che umanamente la paternità l’ha cambiato e che lui stesso ha raggiunto la maturità sportiva e non a 28 anni, pertanto Rafa a 26 anni potrà far lo stesso. L’ha definito magico, solo servirà attendere che torni in condizione dopo l’infortunio.

Parole al miele ma non troppo di circostanza per Rabiot, già cercato lo scorso anno dalla società, su Gimenez dal quale si aspetta arriveranno gol, su Jashari che sta recuperando dall’infortunio ma saprà incidere presto e naturalmente su Allegri.

Al mister ha dedicato un pensiero tornando anche al Max I, alla stagione 2010/2011. La crescita del tecnico è proporzionale e adeguata alle necessità attuali del Milan, e ha precisato che ha grande fiducia perché Allegri avendo vinto tanto, sa come si fa a vincere.

Meno ego, più squadra. Un Ibra inedito, più lucido, con meno scena da dover prendere per sé. In un contesto così anche lui potrà far pesare nel migliore dei modi la sua indiscutibile personalità e leadership.

Il saluto di Zlatan Ibrahimovic a San Siro - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Il saluto di Zlatan Ibrahimovic a San Siro – MilanPress, robe dell’altro diavolo

Altre notizie

USA, Pochettino: “Pulisic ha ancora il problema alla caviglia del precampionato. Era gonfia…”

Christian Pulisic soffre ancora del problema alla caviglia che ne ha compromesso la fine...

Quando torna Jashari? Lo svizzero corre verso il rientro: ecco le tempistiche aggiornate

Una telenovela estiva... già dimenticata? Ardon Jashari ha voluto ad ogni costo il Milan...

I nazionali di sabato 11 ottobre: appuntamento fondamentale per l’Italia

Siamo arrivati a metà sosta e già ci sono scontri fondamentali per le qualificazioni...

Gazzetta: il Milan pensa al post-Maignan, l’idea è puntare su un giovane. Suzuki e Atubolu i nomi in lista

Tra il detto e il non detto, ciò che appare chiaro in casa Milan...

Ultim'ora

USA, Pochettino: “Pulisic ha ancora il problema alla caviglia del precampionato. Era gonfia…”

Christian Pulisic soffre ancora del problema alla caviglia che ne ha compromesso la fine...

Quando torna Jashari? Lo svizzero corre verso il rientro: ecco le tempistiche aggiornate

Una telenovela estiva... già dimenticata? Ardon Jashari ha voluto ad ogni costo il Milan...

I nazionali di sabato 11 ottobre: appuntamento fondamentale per l’Italia

Siamo arrivati a metà sosta e già ci sono scontri fondamentali per le qualificazioni...