Commentando l’assegnazione ufficiale da parte dell’UEFA degli Europei 2032 a Italia e Turchia, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato anche della questione stadi nel nostro Paese:
“Abbiamo avuto tre anni di tempo per raccogliere le idee, progettare e poi realizzare. Non partiamo svantaggiati: nella candidatura tre stadi sono stati considerati in modo positivo, ne mancano 2/3. Dobbiamo impegnarci a non ritenere esaurito il nostro impegno soltanto nell’individuazione delle 5/6 realtà che potranno ospitare la fase finale. Dobbiamo andare oltre, considerare l’edizione del 2032 come una grande opportunità per sviluppare, costruire o comunque rivoluzionare l’idea delle infrastrutture nel Paese. Confidiamo nell’appoggio di tutti a cominciare dal Governo. Ben venga un commissario straordinario per gli stadi ma non ci si illuda che basti da solo“.
Considerando che ci sono club come il Milan che stanno progettando la costruzione di un nuovo impianto, è bene ricordare che l’Italia avrà tempo fino al 1° ottobre 2026 per definire e progettare i cinque stadi italiani ed entro il 31 marzo 2027 dovranno iniziare i lavori.