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MP Q&A – G. Galli su Instagram: “Rinnovo di Gigio? Non merita un nuovo linciaggio mediatico. Nel Milan non si sa chi decide”

Altra presenza di enorme spessore nelle nostra consueta diretta Instagram: questo pomeriggio, infatti, è intervenuto con noi l’ex portiere del Milan Giovanni Galli, in rossonero per quattro stagioni con quasi 150 presenze all’attivo. Tanti i temi trattati, spaziando dal “suo” Milan a quello attuale.

Un aneddoto sui suoi anni al Milan: “Ricordo l’esultanza di Sacchi e Galliani dopo la vittoria in Coppa Campioni contro la Steaua: erano due pazzi che correvano per il campo a braccia alzate. Più tardi, ricordo Berlusconi che nel pullman si mise negli ultimi posti insieme ai “casinisti”: era un capobanda, faceva il direttore d’orchestra a tutti i cori e i canti“.

Su Donnarumma: “Bisogna distinguere l’aspetto affettivo da quello professionale: lui si è sempre dichiarato tifoso del Milan. La vicenda dello scorso rinnovo lo ha danneggiato sotto il profilo dell’immagine: ricordo ancora il bruttissimo episodio degli Europei Under-21 quando gli lanciarono i soldi finti dalla tribuna. Purtroppo oggi il calcio è gestito anche da altre persone: per il braccio di ferro tra Raiola e la dirigenza dell’immagine, ci andò di mezzo il ragazzo. Queste cose andrebbero fatte sotto traccia, il futuro del ragazzo va deciso in privato senza fare commenti su giornali e social, perchè Gigio non merita il linciaggio morale e professionale. Mi auguro che non si ritorni a vivere quegli episodi, perchè lui ha mostrato grande attaccamento alla maglia rossonera: deve essere lui a decidere cosa fare del suo futuro. Tutto questo tam-tam non gli fa bene“.

Sulla società attuale: “C’è un fondo di investimento, quindi sono tanti investitori che ci mettono dei soldi perchè producano reddito. Tempo fa le società avevano uno spirito di appartenenza, se avevo un problema andavo da Galliani, che se non poteva risolverlo diceva ‘aspetta, andiamo da Berlusconi’. Adesso, se hai un problema, da chi vai? C’è Gazidis, ma non so se ha il potere decisionale di fare e disfare tutto. Oggi ogni calciatore è come una singola azienda, mentre prima eravamo tutti “dipendenti” di un unico proprietario“.

Su Bonaventura: “E’ in scadenza di contratto, dal primo marzo può trovare accordi con altri club. Se il Milan fino ad adesso non lo ha convocato per fare anche una semplice chiacchierata sul rinnovo, vuol dire che è stato scaricato e quindi è logico che deve guardare anche al suo futuro. Il suo “mi piace” certifica che il Milan non punta più su di lui e quindi lui fa bene a guardarsi intorno“.

Sugli assistiti di Raiola: “Mi allaccio alla questione della decurtazione degli stipendi. L’AIC non accetta questa decurtazione perchè andrebbe solo a vantaggio delle società, mentre i calciatori chiedono che la somma risparmiata vada agli ospedali. L’errore è a monte: se i calciatori hanno un procuratore che riesce a fargli un mercato e qualcuno ci casca dentro, non è colpa nè del calciatore nè del procuratore. Se la società fa il passo più lungo della gamba, non devono poi rimetterci gli attori principali. Se dai 10 milioni ad un calciatore perchè sei sicuro di andare in Champions e sistemare il bilancio, se poi non ci vai non puoi prendertela con nessuno. In Champions si va con società serie ed investimenti mirati, come l’Atalanta, che è in attivo col bilancio“.

Su Boban: “Veniva da un’esperienza alla FIFA, il Milan lo ha cercato ed evidentemente era stato incaricato di un potere decisionale sotto l’aspetto tecnico. Sicuramente anche a lui sono stati messi dei paletti economici, a cui si è dovuto adeguare. Il contatto tra Gazidis e Rangnick ha fatto saltare il banco: si è sentito scavalcato ed ha deciso di lasciare il progetto. Lui e Maldini viaggiavano in sintonia e qualcuno li ha voluti scavalcare scegliendo un tecnico-manager in Germania e quindi non hanno più voluto fare le figurine dell’album“.

Su Tonali: “E’ uno dei prospetti più importanti del nostro calcio, forse per lasciare Brescia deve mettere sotto Cellino con la macchina (ride, ndr). Può giocare in qualsiasi squadra del Mondo“.

Sulla ripresa del campionato: “Si dovrebbe resettare il futuro, per completare questa stagione c’è tempo fino a dicembre. I mondiali 2022 si disputeranno a novembre e dicembre, quindi si potrebbe lavorare in questa ottica: iniziare a gennaio e completare la stagione nell’anno solare“.

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