L’unico derby di Coppa Italia giocatori in finale lo ha visto protagonista con un gol. Era il 1977, e Giorgio Braglia ricorda quei momenti in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: “L’Inter perde palla a centrocampo dopo un passaggio laterale sbagliato. Io mi ritrovo una prateria davanti. Entro in area e calcio sul secondo palo alla destra di Bordon. Fu una grande soddisfazione, c’era lo stadio pieno e quella Coppa riscattò una stagione deludente. Per il Milan, perché rischiammo di retrocedere, e per me: annata non facile. A novembre io e il club non trovammo l’accordo e andai via. Erano altri tempi…”
Sul Milan attuale, Braglia afferma: “Il rinnovo di Kessie? Oggi le cifre sono fuori controllo. Mi spiace se andasse via, ma approvo la posizione del Milan: guai a farsi prendere per il collo. Leao mi piace, ha grandi potenzialità sia fisiche che tecniche. Non è abbastanza continuo: se riuscirà a migliorarsi sotto questo aspetto, potrà diventare un campione. Giroud sa fare il suo mestiere in area. Se sta bene può decidere ancora“.
Braglia conclude: “Stasera mi aspetto un Milan un po’ più coperto in mediana, mi auguro. La squadra gioca bene e ha fame di successo, ma vorrei vedere qualche volta un centrocampo a tre: il sistema dl gioco utilizzato da Pioli espone un po’ troppo spesso il Milan alle ripartenze. Come finisce? Difficile fare previsioni, è una partita che durerà 180 minuti. Penso che l’Inter abbia qualcosa in più, è più completa, più abituata a vincere. Se il Milan giocherà con più attenzione in mezzo, potrà spostare l’equilibrio dalla sua parte. Chi vince lo scudetto? Il Napoli ha meno pressioni, non sottovalutatelo. Non lo faccia nemmeno Pioli: anche un punto al Maradona va bene…“.