HomePrimo PianoGigio, dal tuo addio al Milan tutto è cambiato: tranne te

Gigio, dal tuo addio al Milan tutto è cambiato: tranne te

Ci hanno insegnato che le storie d’amore, spesso finiscono. Ci hanno insegnato che i soldi, spesso, vengono prima di tutto. Perché i calciatori sono professionisti, e il guadagno viene prima della passione, dei tifosi, dei colori. E allora, lo schiaffo decisivo, che la scorsa estate ha aperto gli occhi a milioni di tifosi rossoneri, ha come protagonista Gigio Donnarumma. L’ex portiere rossonero, non ha avuto esitazione ed ha voltato le spalle a chi- negli anni – lo ha visto crescere, e coccolato quasi come un figlio. Perché Gigio a Milano era questo, un figlio di tutti i tifosi, l’emblema del milanismo. Per poi scoprire, in realtà, che era solo un’illusione.

Nell’estate 2021, il Milan ha appena conquistato l’accesso alla fase ai gironi di Champions League, e l’Italia, in un favoloso mese azzurro, ha regalato a tutti la gioia della vittoria dell’Europeo. Momento magico, che qualche mese dopo, sarà soltanto un lontano ricordo. Donnarumma, finite le vacanze, vola a Parigi, insieme a Messi, Neymar e Mbappe, con il classe ’99 che si sente grande ed invincibile. Ma così non è, perché sentirsi appagati a 23 anni, non ti migliora, anzi. Gigio è un talento, nessuno lo nega: le sue parate, le sue abilità, i suoi riflessi, lo rendono, in prospettiva, uno dei portieri più forti al mondo. Ci sono aspetti, però, che ancora non sono stati migliorati, ovvero gli errori di concentrazione e la personalità. Per quanto riguarda gli errori, nell’ultimo anno sono tanti, e il suo addio al Milan ne hanno praticamente triplicato l’esposizione mediatica. In ordine di importanza, è facile pensare all’errore contro il Real Madrid, nei quarti di finale di Champions League, dove Gigio regalò il pallone agli avversari. Oppure in Italia – Macedonia, dove il suo errore di posizionamento, non permise la respinta sul tiro macedone, che eliminò gli azzurri dalla corsa al Mondiale. E poi anche un errore nella sfida tra Psg e Marsiglia, che per fortuna dei parigini, non costò caro. Per poi arrivare a ieri sera, contro la Germania, con un Donnarumma ancora imperfetto, impreciso nella costruzione con i piedi, che ha concesso un’altra rete ai tedeschi. In questo anno disastroso, gli unici a sorridere sono stati i rossoneri, cha hanno portato a casa lo scudetto numero 19, migliorando nelle difficoltà, credendo nel lavoro, nel progetto. La squadra di Pioli è cambiata tanto nell’ultimo anno, diventando squadra matura, tosta, difficile da battere. Squadra che non si pone limiti, e punta a migliorarsi nel tempo, analizzando i propri difetti, senza paura di affrontarli. Cosa che, invece il numero 1 azzurro non fa…

Gianluigi Donnarumma
Milan: Gigio Donnarumma – MilanPress, robe dell’altro diavolo

Analizzando il percorso di Donnarumma, negli anni in maglia rossonera sembrava una meteora del calcio mondiale, tale da sembrare insuperabile, negli ultimi 12 mesi, pare che tutto si sia invertito. In questo momento è più importante il personaggio che la persona (calciatore). Sotto l’ombrello della scuderia Raiola, Gigio ha sempre vissuto nella protezione, sia da parte del suo entourage, che della stampa. Nel post gara di Germania-Italia, il portiere campione di Francia è parso solo e sfiduciato, da un ambiente che ha smesso di coccolarlo da un po’, e non permette più insufficienze da parte sua, soprattutto con la fascia da capitano al braccio. Per non parlare delle dichiarazioni rilasciate, nel quale si è estromesso da ogni tipo di pressione, limitandosi a parlare del gruppo, oppure al litigio di qualche giorno fa, dopo la sfida con l’Inghilterra. E’ un periodo nero per Gigio, a cui  manca proprio quell’autocritica che lo renderebbe migliore, ma senza persone dai sani principi che lo assistano, come Pioli e tutto lo staff rossonero, è alquanto difficile. Oramai Donnarumma non è più un problema rossonero, che nel frattempo si godono il portiere più forte del campionato: Mike Maignan, uno che fa proprio dell’umiltà e del sacrificio, un suo punto di forza.

Milan: Gianluigi Donnarumma - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Gianluigi Donnarumma – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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