HomeNewsGazzetta: uno, nessuno e centoMilan. Il Diavolo moltiplica l'attacco da Scudetto

Gazzetta: uno, nessuno e centoMilan. Il Diavolo moltiplica l’attacco da Scudetto

L’edizione questa mattina in edicola de La Gazzetta dello Sport dedica un lungo focus al Milan, partito bene in campionato con la vittoria contro l’Udinese. Le note più positive per mister Stefano Pioli sono arrivate certamente dalla cintola in su, dove i rossoneri hanno dato grande dimostrazione di forza. Dai tocchi eleganti di De Ketelaere all’istinto di Rebic, dalle incursioni di Brahim Diaz ai colpi da campione di Giroud. Le opzioni di fantasia e di gol si sono moltiplicate all’improvviso, e per Pioli adesso ci sarà da divertirsi.

Quando tornerà, Ibrahimovic troverà le vie del centro piuttosto intasate: il 9 di maglia e di fatto è Giroud, ma è in ottima compagnia. Con Rebic in versione bomber, applaudito dai 70mila di San Siro al debutto con l’Udinese, e Origi affamato di spazio, Pioli potrà ruotare i suoi centravanti pescando da un tridente decisamente eterogeneo. A cominciare dalla compatibilità: sabato Origi si è piazzato sulle zolle mancine lasciate libere da Leao e ha provato a duettare con Giroud, entrato al posto di Rebic. Ecco, a guardare attitudini e caratteristiche dei tre, il francese è l’unico vero centravanti: peso in area, capacità nel gioco aereo e movimenti utili a far salire la squadra quando serve. Del vero 9, Giroud ha anche le movenze negli uno contro uno con i marcatori avversari, come ricorda la doppietta nel derby di febbraio. Di più, il francese è il classico attaccante che si esalta nelle sfide che contano: oltre all’Inter, ha marchiato Napoli, Roma, Lazio e Sassuolo, nel match-ball scudetto del 22 maggio.

La brillantezza e la determinazione mostrata da Rebic contro l’Udinese hanno impressionato quasi più della doppietta con cui Ante ha aperto le danze della sua quarta stagione rossonera. Ecco perché i “problemi”, per Pioli, sono già cominciati: non ci sarebbe da stupirsi se il ballottaggio tra Rebic e Giroud si protraesse da qui a domenica prossima. Nelle rotazioni entrerà anche Origi, prima punta atipica: il fisico è da centravanti, le movenze meno. Quando sarà in forma, il belga potrà dare una grossa mano anche in Champions, palcoscenico che è abituato a calcare a ritmi “Reds”. Di aspettare, invece, Charles De Ketelaere non ne poteva più: la trattativa col Bruges è stata una maratona e il biondino col 90 adesso accelera per recuperare il tempo perduto. Dalla panchina al campo, ha bagnato la prima del Milan con la sua prima in assoluto, e ha già stregato i tifosi. In mezz’ora scarsa trascorsa tra le linee, ha dispensato un’imbucata per Giroud, una bella uscita in dribbling davanti alla sua aerea, un paio di lanci e un corpo a corpo – vinto di prepotenza – che ha infiammato San Siro. Gli servirà del tempo per ambientarsi ed entrare in condizione, ma il progetto di titolarità che lo ha accompagnato fin dallo sbarco a Linate di due settimane fa è già a buon punto: con il Bologna a San Siro, terza giornata, potrebbe esordire dal primo minuto.

Nel frattempo, Pioli si affiderà ancora a Diaz, ispirato come ai tempi d’oro e determinante in tutti i gol segnati all’Udinese. Lui e Charles, a oggi, sono in corsa per una maglia, anche se la versatilità di De Ketelaere (il curriculum dice che può fare anche l’esterno destro, la seconda punta o il falso 9) potrebbe spalancare le porte a un’accoppiata affascinante. E Adli? Il suo è stato un precampionato da trequartista, illuminato da lampi di eleganza che hanno sedotto i tifosi. Ora che il traffico da quelle parti si è fatto intenso, però, l’ex Bordeaux potrebbe traslocare più indietro, magari da mezzala in un centrocampo a tre.

Milan: Ante Rebic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Ante Rebic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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