Da tifosi non è semplice dar un significato a queste ultime quattro gare di campionato. Contro la Juve si è vista la voglia di lottare nonostante gli obiettivi relativi e le tante assenze, ma era pur sempre da considerarsi un big match, anche se ha perso d’importanza per via di una classifica praticamente cristallizzata nelle primissime posizioni.
Ora arrivano partite nelle quali gli avversari hanno poco da giocarsi. Saranno tutte in casa ad eccezione di quella col Torino. San Siro non avrà con ogni probabilità un clima sereno, più per vicende societarie che non espressamente contro questo o quel giocatore. Tuttavia potrebbe non esserci il caldo abbraccio che lo stadio ha riservato alla squadra negli ultimi anni, al di là di risultati conseguiti o meno.
A livello tecnico però servirebbe capire qualcosa di più su alcuni elementi, anche in vista della prossima stagione. Tra i pali rivedremo ancora Sportiello, assodato che Maignan verrà preservato per l’Europeo e non verrà forzato il suo rientro. Difensivamente potrebbe esser utile dar continuità a Thiaw vista la stagione molto tribolata e anche a Terracciano. Il 2003 ex Verona ha avuto pochissimo spazio e la logica vorrebbe che avesse modo di potersi esprimere per valutare il suo potenziale. Uno slot inoltre andrebbe anche valutato per Simic: sarà pilastro dell’under 23 o già a pieno regime in prima squadra?
Per tutt’altro motivo andrebbe testato Bennacer. L’algerino quest’anno non è mai riuscito ad entrare in forma. Il brutto infortunio di 12 mesi fa ha fortemente condizionato questa stagione. Non ha potuto far la preparazione in estate, è corso a gennaio in Coppa d’Africa collezionando pochissimi minuti per via un problema muscolare e in generale il Milan non ha avuto l’Isma che si conosce. Il suo ruolo era ed è centrale, è importante capire cosa potrà ancora dare. Certo il solo senso della posizione ha migliorato la fase difensiva della squadra, ma non può e non deve l’unica sfumatura in grado di dare.
Offensivamente sarebbe giusto dar minuti a Chukwueze e Okafor. Il nigeriano dal primo minuto si è visto pochissimo e pare sia entrato in condizione negli ultimi mesi. Che Pulisic sia da Milan lo sappiamo, occorre capire meglio se lo sia in effetti anche Samu. Mentre forse sarebbe corretto lasciar la passarella dei finali di gara a Giroud anche con un occhio all’Europeo, e dar chance a Okafor che obiettivamente si è rivelato un attaccante efficace ad un professionista serio.
Non vogliamo rubare il posto a nessuno, ma per il bene del club comprendere meglio l’evoluzione tecnica e di personalità di questi elementi è forse l’unico aspetto di interesse di questi ultimi 360 minuti di campionato.