Il Derby della Madonnina, ieri, non ha certamente deluso le attese. Quello che ci si aspettava è accaduto: battaglie su ogni pallone, corse fino allo stremo e tifo incessante da far tremare lo stadio. Quando Milan e Inter si sfidano una città si divide tra rossoneri e nerazzurri, ed è inevitabile che la tensione si possa toccare per mano.
Nonostante le mille difficoltà, tra il pronostico che sulla carta sfavoriva pesantemente i rossoneri e la maggior forza di squadra dei nerazzurri, gli uomini di Conceicao hanno venduto cara la pelle, tanto che fino a qualche minuto dalla fine stavano portando a casa l’intero bottino. Per questo motivo, come scrive la Gazzetta dello Sport, Sergio è felice a metà.
“Sono stati tutti bravi a interpretare quello che avevo chiesto, anche se avevamo preparato un pressing più alto“, ha detto nel post partita. Non le ha poi mandate troppo a dire neanche ad Inzaghi, che dopo la gara è stato il primo tra gli allenatori a rispondere alle domande dei giornalisti, e ha subito sottolineato come a loro mancasse un rigore e gli errori cominciassero ad esser troppi.
“Non ho rivisto le immagini – commenta stizzito Conceicao –. Ma Simone ha parlato anche di altri falli a centrocampo o di come è nato il nostro primo gol? Forse era deluso, pensava di trovare un Milan inferiore e invece ha incontrato una squadra forte. Magari era per questo che i miei ragazzi in spogliatoio erano tristi e delusi e loro erano felici“. Insomma botte e risposte da derby.
Ora l’obbiettivo è e rimane il quarto posto. Il cammino fatto fin qui non può mai essere soddisfacente al Milan, e si lavora per trovare costanza e qualificarsi alla prossima Champions League: “La cosa più importante è che la squadra accetta ciò che propongo. L’intensità si può allenare anche se forse non è nelle caratteristiche di questo gruppo: stiamo comunque lavorando, finora c’è stato poco tempo per farlo“.
Insomma, tempo e lavoro è la ricetta giusta per rinascere dalle ceneri secondo Sergio Conceicao. Basterà?


