Si può mettere il centrocampo delle milanesi a confronto? Secondo la Gazzetta dello Sport, si deve parlare di questo settore come quello decisivo per la lotta scudetto, come successo la scorsa stagione con il Napoli guidato da Zielinski, Lobotka ed Anguissa. E quindi, ecco il paragone valutato dalla Rosea.
Il Milan ha fatto tanto in entrata, e la rivoluzione può essere un problema a livello chimico. Loftus-Cheek, Reijnders e Musah sono i nuovi nomi su cui può contare Pioli, il quale però non potrà fare a meno di due perni come Rade Krunic ed Ismael Bennacer quando rientrerà. Acquisti fisici, si diceva, che sarebbero serviti nei quattro derby persi nella seconda parte di campionato, perché la scorsa stagione la mediana ha lasciato diverse praterie all’Inter. Con questi nuovi centrocampisti il Milan può spostare le soluzioni offensive al grande attacco appena costruito, veloce e versatile. Loftus-Cheek può essere impiegato da trequartista muscolare, Reijnders sarà il box-to-box con grandi capacità di tiro e Musah sarà la mezzala destra tutta corsa. Più soluzioni che il Milan ha guadagnato tutto in una botta, forse rinunciando alla qualità che portavano Tonali e Brahim Diaz.
L’Inter, invece, non ha rivoluzionato, ha definito. Questo può essere uno dei fattori decisivi di Inzaghi per tentare di vincere lo scudetto. A differenza del Milan, la consistenza dei 5 a metà campo è aiutata dalla continuità, togliendo Brozovic ed aggiungendo Frattesi e Samardzic, che sarà atteso anche dalla panchina. E poi Mkhitaryan, Asllani, Barella, Calhanoglu, Cuadrado, Dimarco. I nerazzurri viaggiano nella continuità delle sostituzioni e nella qualità, il Milan nella quantità delle soluzioni ma pecca d’inesperienza. L’analisi della Gazzetta farà centro nel corso di questa stagione?
