L’amministratore delegato rossonero, Ivan Gazidis, ha parlato ai microfoni del Corriere della Sera del futuro di Paolo Maldini, Zlatan Ibrahimovic e Gianluigi Donnarumma e del rinnovo di Stefano Pioli: “Maldini ha due anni di contratto e mi aspetto che rimanga. Ci sentiamo tutti i giorni, il suo apporto è importantissimo. Ibrahimovic? Non so dire se abbia più possibilità di restare. Ci ha dato una grande mano, da quando è arrivato. Ci ha messo passione, istinto, talento. Ha aiutato i più giovani. È un giocatore fenomenale. Decideremo insieme”.
Su Gianluigi Donnarumma: “È una bandiera, un simbolo, e ha solo 21 anni. Spero che le nostre strade continuino insieme”.
Su Stefano Pioli: “Lo abbiamo scelto perché è la persona giusta per allenare il Milan che abbiamo in mente noi. Quindi, non lo abbiamo confermato solo per gli ultimi risultati o perché da qui alla prossima stagione manca davvero poco tempo, ma anche per come ha fatto giocare la squadra, in maniera divertente, verticale, moderna. Inoltre, abbiamo apprezzato la sua serietà, la sua professionalità. Non ha mai messo se stesso davanti alla squadra e al progetto. Così fa un vero manager. Ecco perché lo abbiamo scelto. Oltre a essere un grande allenatore, Stefano Pioli è un grande uomo. Dopo l’esonero di Giampaolo, avevamo incontrato Rangnick e altri tecnici, ma poi con Pioli la squadra è cresciuta. Siamo convinti che, confermando Stefano, abbiamo fatto la scelta giusta. Molti ritengono che ci siano stati troppi cambiamenti, nel Milan, negli ultimi anni. La pazienza è una mia qualità. Se Pioli possa essere il Wenger del Milan? Wenger è Wenger, Stefano è Stefano. Vogliamo una squadra in grado di tornare in alto e in grado di divertire i suoi tifosi. Nel Milan di questi tempi ho visto progressi. Servirà tempo, ma i tifosi non sono stupidi e riconoscono il buon calcio. Io devo pensare al bene del club, non ai singoli. Se non avessi avuto piani alternativi, non avrei fatto il mio lavoro”.