Giovanni Galli è stato intervistato da Tuttosport per parlare del rinnovo di Mike Maignan e altri temi riguardanti il mondo rossonero.
Un fuoriclasse: “Mike Maignan vale come un centravanti. È uno dei tre migliori portieri al mondo e tra i pochi che sposta gli equilibri. Avere il francese tra i pali ti dà 7-8 punti in più a campionato. È un portiere che vive la partita. In campo si fa sentire non solo per la sua grande affidabilità, ma soprattutto per la personalità. È un giocatore moderno che ha nell’esplosività il suo punto di forza. In più riesce a infondere sicurezza nei compagni: con uno così alla spalle i difensori giocano più sereni…“.
Il suo rinnovo: “Siamo nell’epoca dei fondi che puntano più a generare utili. Un campione come Maignan, però, va obbligatoriamente blindato. Dal punto di vista sportivo non ci sono alternative. Se poi invece si ragiona con i bilanci allora le valutazioni diventano più complesse, ma in campo Mike fa la differenza e dev’essere un punto fermo del Milan del futuro“.
Il Milan se la gioca per lo scudetto: “Sicuramente sì. Hanno fatto un grande mercato e allestito una rosa di primissimo piano. L’Inter resta favorita; perché è la stessa squadra dell’anno scorso e ha allungato la panchina. Sono i migliori in Italia come organico. C’è da capire se l’Inter avrà la stessa concertazione e cattiveria di Champions anche in campionato. Dopo che hai vinto, infatti, tende a subentrare inconsciamente un po’ di rilassatezza dovuta al fatto di sapere di essere più forti“.
L’acquisto di Morata: “Alvaro è un leader silenzioso. Un ragazzo perbene, quasi di altri tempi per la sua educazione. In campo poi si fa rispettare e risulta sempre determinante“.
Giocare per Leao: “Un grande talento, ma discontinuo. Fonseca sta lavorando affinché possa essere un valore aggiunto e non l’uomo attorno a cui gira tutta la squadra. Il Milan deve avere un’idea di calcio e una propria identità all’interno della quale possiedi un giocatore come Leao che ti spacca la partita, se è in giornata. Però non dev’esserci più la questione: o gira lui o il Milan non funziona. La squadra deve andare al massimo indipendentemente da Rafa, rendendolo un fattore in più“.
Il tandem Abraham-Morata: “Mi piacciono molto insieme. Tra l’altro le dico di più: a fine agosto ero davvero davvero contento per l’acquisto di Abraham. Col suo arrivo il Milan ha fatto il colpo migliore della Serie A. Avevo un debole per l’inglese ai tempi del Chelsea e alla Roma, prima dell’infortunio, aveva fatto benissimo. Se sta bene fisicamente, può essere devastante e trascinare i rossoneri a lottare per lo scudetto“.