Arrivati ormai quasi a Gennaio, il Milan di fatto non ha a disposizione nessuno dei calciatori titolari nel reparto difensivo, visto anche l’ultimissimo infortunio di Fikayo Tomori a Salerno.

La società, pertanto, ha deciso di riportare tra le mura rossonere Matteo Gabbia, calciatore ceduto in prestito al Villareal ad Agosto, e al posto del giovane italiano si è deciso di puntare su un altrettanto giovane Pellegrino, proveniente dal campionato argentino, classe 2002. Purtroppo il giovane centrale non si è mai visto in campo, se non una rapida comparsa a Napoli subentrato a Pierre Kalulu. Ironia della sorte vuole che lui stesso uscirà per infortunio a causa di una frattura.

La situazione è quindi del tutto surreale e a dir poco drammatica se si pensa che proprio nel periodo decisivo della stagione il Milan non disponga di difensori centrali arruolabili.

A questo punto dell’anno è quindi lecito domandarsi: ha davvero avuto senso puntare su un ragazzo argentino che si sarebbe dovuto inevitabilmente adattare al calcio italiano, al posto di un calciatore giovane italiano come Gabba cresciuto nelle giovanili del Milan?

Di seguito andiamo a fare una veloce panoramica di ciò che Gabbia ha fatto in Spagna. I dati non sono per nulla esaltanti, poichè in Liga ha collezionato soltanto 7 presenze con il Villareal, di cui soltanto 6 da titolare, senza nessun apporto in termini di assist e gol. A livelli statistico il giovane italiano ha vinto il 56% dei duelli aerei, forse davvero il suo punto forte. Nel complesso della stagione ha collezionato un totale di 13 partite, delle quali 7 in campionato e 6 in Europa League, per un totale di 974 minuti.

La decisione della società rossonera di riportare l’italiano a Milanello rappresenta ancora una volta la confusione generale che aleggia attorno all’ambiente; soltanto 5 mesi fa si è deciso di cedere in prestito il calciatore, ora si è invece quasi costretti a richiamarlo a causa della totale emergenza infortuni, un qualcosa che a memoria non ha precedenti nella storia rossonera.

La scelta di riportarlo a Milano non è infatti dettata dalla qualità delle prestazioni offerte in Spagna dal ragazzo, decisione quindi che ancora una volta dimostra la situazione che in questo momento sta vivendo il Milan. Attendendo ulteriori risvolti riguardo la trattativa, è chiaro come la società rossonera debba agire sul mercato per non farsi trovare ancora una volta impreparata per affrontare il girone di ritorno e l’Europa League.