Dopo la comunicazione del Comune di Milano sulla volontà della Soprintendenza di porre il vincolo sul secondo anello del Meazza, rendendo quindi impossibile l’abbattimento dell’attuale stadio, i comitati di quartiere hanno esultato. Tuttavia, come riporta l’edizione odierna de Il Giornale, questo primo sentimento di felicità per vedere salvaguardato quello che è considerato un monumento della città, è stato subito seguito, in un buon numero di esponenti del Comitato Sì San Siro, da una grande preoccupazione per il futuro dell’impianto, qualora Milan e Inter, come sembra, decidessero di lasciare definitivamente il Meazza.
Il portavoce Nicola Pelosi ha dichiarato in merito: “Mi è stata tolta la parola perché ho espresso l’opinione di chi è sempre stato a favore del progetto nuovo stadio che sicuramente avrebbe riqualificato tutta l’area. Oggi dobbiamo dire grazie ai Fedrighini, ai Monguzzi, ai Giungi che da subito si sono schierati contro il progetto per accontentare i versanti ambientalisti che oggi, per primi, hanno manifestato grande preoccupazione per i concerti che si sono svolti negli ippodromi della Maura e del Galoppo. Ma ce ne sono stati 19 anche a San Siro e se le squadre andranno via da Milano aumenteranno esponenzialmente, e da aprile a ottobre. A livello di traffico e impatto acustico sono molto peggio delle partite“.
