Milan–Empoli, in scena domani sera a San Siro alle ore 18:00, sarà senz’altro (come ormai tutte le partite) una gara determinante per capire se questo Milan sia guarito o meno. La probabile formazione non vede troppi cambi rispetto al solito, ma sicuramente diversi cambi rispetto alla sfida con lo Slovan: Gabbia, Leao, Morata, Thiaw e Royal partiranno quasi certamente dal primo minuto (al contrario di martedì), e in più ci potrebbe essere un’altra novità sulla trequarti.
La “novità” ha un nome e un cognome: Yunus Musah. Il centrocampista americano è partito da titolare in questa stagione solamente 4 volte, contro Parma, Napoli e Juventus in Serie A e Real Madrid (dove è stato determinante) in Champions League. Ha comunque sempre trovato spazio nella squadra di Fonseca, restando in panchina per tutta la partita solamente in 4 occasioni.
La partita contro l’Empoli sarà un importante spartiacque per capire se i rossoneri saranno pronti alla sfida contro l’Atalanta che, quest’anno, sta incutendo paura a tutti, anche nell’Europa che conta. Il ruolo di Musah sabato? Da quanto si vocifera potrebbe prendere un posto in trequarti che altrimenti sarebbe stato riservato a Loftus-Cheek o Chukwueze.
L’idea principale sarebbe quella di utilizzarlo “alla Pochettino” come esterno di destra in modo da “non dargli troppe responsabilità in fase di preparazione, ma avere fiducia in lui“, come dichiarò proprio il Coach dell’USMNT in un’intervista ad ottobre. Effettivamente, il numero 80 rossonero, da quel punto di vista deve ancora crescere, e forse trovare anche la sua posizione tipo.
È ancora un prototipo del calciatore che diventerà, ma certo è che riesce a svolgere con agonismo spesso e volentieri entrambe le fasi (attacco e difesa). Contro il Real Madrid, che è stata una delle sue prestazioni migliori in un anno di Milan, è stato schierato a proteggere la fascia destra. Seppur in formazione appariva come mediano/centrocampista, la sua heatmap parla da sola: compiti prevalentemente difensivi e mappa che diventa sempre più rossa nella zona destra tra la propria area di rigore e l’angolo del campo (causa Vinicius Jr.).
Contro la Juventus invece si può fare tutto un altro discorso, perché era schierato come esterno di destra, ma un pò più equilibrato rispetto a Chukwueze. Proprio per questo l’americano piace così tanto a Fonseca, è uno dei pochi alla quale gli si può chiedere equilibrio in entrambe le fasi e, soprattutto, costanza durante la gara. Certo non è un sistema applicabile ad ogni partita, ma visto e considerato che gli uomini di D’Aversa – che tra le altre cose stanno disputando un campionato più che ottimo – utilizzano un sistema di gioco simile a quello proposto da Gasperini, quello di domani può essere un test che può dare risultati veritieri.
Se la mossa pagherà, questo potrà dircelo solo (nel caso questa probabilità si avverasse) la partita di domani, che sarà ricca di trappole nella quale il Diavolo dovrà essere abile a non cascare e perdere altri 3 (o 2) punti necessari per poter riprendere fiato dopo l’apnea dalle vittorie in Serie A, che dura ormai dal 2 novembre, quando i rossoneri vinsero per 1-0 all’U-Power Stadium.