Carolina Morace, ex allenatrice tra le altre del Milan Femminile che ha vissuto in Australia, ha commentato la scelta di far giocare Milan-Como, valida per la 24esima giornata di Serie A, a Perth. Di seguito le sue parole a La Repubblica.
Sulla scelta di giocare Milan-Como a Perth
“Probabilmente, chi l’ha pensata non è mai stato a Perth a febbraio. Passare dal freddo italiano ai 40 gradi di lì, e ritorno, sarà costoso sia per la salute dei giocatori, sia per la performance sportiva una volta rientrati. Mi stupisce il silenzio dell’associazione calciatori”.
Sul fuso orario
“È massacrante. I calciatori voleranno comodi, ma non cambia molto. La nostra notte è il giorno australiano e viceversa. C’è il rischio concreto di giocare pessime partite al ritorno in Italia, perdere punti e sacrificare la stagione”.
Se la Serie è seguita in Australia
“I pochi appassionati guardano la Premier League e la Liga, dove si gioca un calcio migliore rispetto al nostro. Se non amano la serie A, non è perché non gliela portiamo lì: è per il livello dello spettacolo. Nemmeno comprano i diritti tv”.
Sul problema orario
“In Italia faranno fatica a vedere la partita. Se proprio si doveva giocare all’estero, meglio scegliere un posto più vicino”.


