L’ex giocatore rossonero Keisuke Honda ha rilasciato un’intervista ai microfoni di AS nella quale è tornato a parlare della sua parentesi al Milan. Ecco le parole del giapponese.
Sull’ammirazione per il Real Madrid: “Quando giocavo nel Milan ho cercato di trasferirmi al Real Madrid. Mi sono detto che dovevo fare bene, altrimenti non sarei potuto andare a Madrid dopo. Alla fine non è successo“.
Sull’esperienza in Serie A: “Volevo giocare in Serie A. Quando ero giovane, il campionato italiano era il migliore. Molti grandi giocatori hanno giocato lì nel corso della loro carriera. Mi è stato permesso di realizzare il sogno di giocare per una squadra come il Milan“.
E continua sul Milan: “L’opportunità era incredibile. Purtroppo non siamo riusciti a vincere lo scudetto perché era un momento difficile: c’erano problemi finanziari e non potevano ingaggiare i migliori giocatori. Forse è per questo che ho avuto l’opportunità di giocare lì, ma anche così lo vedo in modo molto positivo. Inoltre, quelle difficoltà mi hanno reso più forte. I tifosi milanisti si aspettavano molto da noi per via della loro storia. C’era sempre una grande pressione, anche da parte della stampa. Ciò, ripeto, mi ha reso più forte e sono grato per tutto questo“.
Su Balotelli: “Mario è un bravo ragazzo, non è la persona che la gente si immagina. Il problema è che può fare quello che vuole. Noi giapponesi siamo persone molto pazienti, lavoriamo sodo e non smettiamo di farlo. Stavo cercando di spiegarglielo per avere successo, perché aveva molto talento. Mi stava ascoltando, ma non riusciva a tenere il passo. Avrebbe potuto raggiungere un livello più alto se l’avesse tenuto“.