Adesso è ufficiale. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Terza) ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Comune di Milano sul vincolo relativo al secondo anello di San Siro. Il ricorso era stato presentato contro il parere della Sovrintendenza, che aveva anticipato il vincolo sul secondo anello dello stadio Giuseppe Meazza, rendendo impossibile l’abbattimento dello stadio e la prosecuzione del progetto per un nuovo impianto nell’area, voluto da Inter e Milan.
Ricorso che il TAR ha respinto definitivamente, dichiarando:
- inammissibili il ricorso principale e il ricorso per motivi aggiunti per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, nella parte in cui contestano gli atti gravati in relazione alla configurazione di un archivio pubblico e indica nel giudice ordinario l’autorità giurisdizionale cui spetta la cognizione della relativa domanda e dinanzi al quale il processo potrà essere riassunto nei termini di legge;
- inammissibili nel resto il ricorso introduttivo e il ricorso per motivi aggiunti, secondo quanto esposto in motivazione;
- di compensare tra le parti le spese di lite.
Il sindaco Sala ha commentato la questione dichiarando: “È la prova che la nostra via di provare a rigenerare San Siro è l’unica possibile. Anche la sentenza di oggi è un passo in più per dire che San Siro non è abbattibile quindi ci sono due alternative: o riusciamo a convincere le squadre a rigenerare San Siro ed è una vittoria per la città oppure, se ciò non avverrà, San Siro rischia di trasformarsi in qualcosa che perde un po’ del suo ruolo.
“Non sarebbe bello per nessuno. Ma prima quando parlavo di Linate mi veniva da pensare a San Siro. Anche per Linate abbiamo in alcuni momenti immaginato un futuro buio, San Siro è passato attraverso settimane e mesi difficili però possiamo sperare che attraverso questo lavoro realizzato da WeBuild ci possa essere l’opportunità per dargli una seconda vita“. Queste le sue parole riportate da Calcio e Finanza.