Esperienza, carattere, personalità. Tre qualità fondamentali per ogni squadra di calcio. Tre qualità che nel Milan di questa stagione, soprattutto quello del 2019 prima dell’arrivo di Ibra, sono terribilmente mancate e, di conseguenza, classifica ed obiettivi stagionali ne hanno risentito enormemente. La differenza tra il Diavolo targato Ibra e quello giovane, inesperto ed ingenuo visto fino a Dicembre, è stata palese ed è un monito che la società dovrà tenere bene in considerazione per il futuro prossimo. Sarà difficile, se non impossibile ovviamente, che Elliott, e di conseguenza Ivan Gazidis, possano cambiare strategia nelle prossime sessioni di calciomercato, ma la speranza è che almeno tre eccezioni, anche e soprattutto circa gli ingaggi ed il loro tetto massimo, una per ruolo, debbano e possano farle. Sarebbe fondamentale per costruire un Milan che non punti solo alla crescita di giovani di belle speranze, bensì una squadra già pronta che possa ambire da subito alla qualificazione in Champions League.

In queste ultime settimane, tra le tante voci di mercato che riempiono le pagine dei quotidiani sportivi, sono circolate quelle di un possibile interessamento del Milan per Thiago Silva e David Silva. I due Silva rappresenterebbero alla perfezione i profili dei giocatori che al Milan sono mancati negli ultimi tempi. Forti, esperti, navigati, con un carattere ed una personalità ben marcata. Profili fondamentali per amalgamare uno spogliatoio giovane e per gettare le basi per una mentalità vincente. Caratteri che si farebbero sentire fuori dal campo, ma anche e soprattutto all’interno del terreno di gioco, dando le scosse giuste, al momento giusto. La riconferma per un’altra stagione di Zlatan Ibrahimovic, che al momento sembra assai improbabile se non impossibile, sarebbe poi la ciliegina sulla torta per un progetto di ripartenza che si basi sui giovani, sì, ma con l’aiuto di una personalità forte in ogni ruolo o zona nevralgica del campo.

Il ritorno di Thiago per la retroguardia, l’ingaggio dello svincolato David Silva per il centrocampo (giocatore offensivo che però negli ultimi tempi è stato spesso arretrato ed impiegato come mezzala da Pep Guardiola), la riconferma di Ibra per l’attacco. Tre nomi, tre idee di carattere, esperienza e personalità, ma potrebbe anche essere semplicemente un’ipotesi. L’aspetto fondamentale sta nel fatto che il Milan del futuro deve poggiare le sue basi su un progetto che punti ai giovani, a profili interessanti che possano crescere insieme al Milan, ma ha un bisogno estremo anche di alcuni, pochi giocatori di esperienza, uno per ruolo. I profili giusti dovrà cercarli la società, ma dovranno essere integri, arruolabili, ma soprattutto vogliosi di venire a Milano per poter fare ancora la differenza e scrivere pagine importanti della loro carriera e della gloriosa storia del Milan.