Le difficoltà incontrate con Marco Giampaolo, le due espulsioni d’inizio stagione, l’infinta staffetta con Conti passando per la festa di compleanno, mal vista dagli occhi dei tifosi. Non è stata una stagione da ricordare per Davide Calabria, se non la peggiore da quando veste la casacca rossonera. In questi mesi da voto 5.5 in pagella c’è molto del suo, perché un qualsiasi calciatore che indossa quello stemma sul petto dovrebbe dare il 110%. Invece Davide è apparso con la testa altrove, perché le qualità tecniche ci sono e si sono viste soprattutto con Gattuso, ma quando sbagli l’approccio di partita in partita significa che le gambe centrano poco. Certo, la situazione sociale e societaria non hanno aiutato, ma da lui – che è tra coloro che sono al Milan da più tempo – ci si aspettava sicuramente qualcosa in più.
Chi è il vero Calabria?
Perciò ad ogni tifoso viene naturale domandarselo: Calabria è quello che beffa con un pallonetto Alisson all’Olimpico o è quello che si fa espellere per due match di fila? È quello che entra e segna contro il Bologna o quello che allo Stadium non riesce a gestire un pallone? Bella domanda. Del resto, il fatto che quest’anno non ci sia stato un terzino destro in grado di imporsi ‘alla Theo’ la dice tutta: la continuità è sempre stata il tallone d’Achille del classe ’96. Ma adesso che il Milan ha la grande occasione per tornare nell’Europa dei grandi c’è bisogno di un terzino che garantisca affidabilità e non è detto che la scelta ricada ancora su Calabria, almeno non come prima scelta. Infatti, il punto debole del Milan di questa stagione è stato principalmente lì, dove l’infinita staffetta tra i due terzini non ha prodotto buoni risultati.
Futuro tra Torino e Siviglia
Le idee nei piani alti sono chiari: dal mercato arriverà anche un terzino destro. Dumfries ed Aurier sono i nomi più caldi, prima è necessario capire chi dovrà fare le valigie. L’indiziato numero uno è proprio Calabria, soprattutto per ragioni economiche. Essendo un prodotto del settore giovanile, la sua cessione porterebbe in bilancio una ricca plusvalenza ed in tempi come questi non è una cattiva idea. Le pretendenti non mancano. Dalla Spagna si parla molto delle due squadra di Siviglia, con il Betis che pare la più interessata delle due. In Italia, il Torino di Marco Giampaolo avrebbe già fatto un sondaggio. D’altra parte, in via Aldo Rossi le idee sono chiare: Davide partirà solamente a titolo definitivo oppure in prestito con obbligo di riscatto, così da garantire comunque una plusvalenza. Peccato. Calabria paga l’ennesima stagione di alti e bassi, quella continuità che al Milan di oggi serve come il pane.
