Domenica il Milan farà visita all’Empoli nell’ultima partita del girone d’andata di Serie A, e al Castellani si ripeterà un’occasione che non si verifica da ben 57 anni: un Maldini contro il Milan senza un Maldini nel Milan. Dalla scorsa estate, infatti, nei toscani gioca in prestito Daniel, 22enne secondogenito di Paolo Maldini, che si gioca una maglia da titolare con Baldanzi per il ruolo di trequartista nel 4-3-1-2 di Aurelio Andreazzoli. Nelle ultime due giornate è toccato a Maldini junior partire dall’inizio, ma l’allenatore toscano deve ancora decidere se ripetere la scelta oppure dare spazio a Baldanzi.
Nella scorsa stagione, quando era allo Spezia, Daniel ha addirittura segnato al Milan. È successo nell’andata a San Siro davanti agli occhi di papà Paolo, allora direttore dell’area tecnica del club rossonero, la cui espressione sospesa tra la gioia di veder segnare un figlio in Serie A e la delusione per il gol del momentaneo pareggio subito dal Milan, che poi vincerà 2-1. Al ritorno Daniel era fermo per un infortunio muscolare.
Come evidenzia l’edizione odierna di Tuttosport, per trovare una situazione simile bisogna tornare alla stagione 1966-67, l’unica del capostipite Cesare Maldini da ex milanista. Il capitano della Coppa Campioni di Wembley concluse la carriera al Torino dopo 12 anni al Milan. Cesare affrontò la sua ex squadra l’8 gennaio 1967 a San Siro e il 14 maggio dello stesso anno al Comunale. Finì con un doppio pareggio (1-1 e 0-0), quasi un segno di rispetto verso il passato di Cesare.
