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Due pesi e due misure

Due pesi e due misure. Gli episodi dubbi sul rettangolo di gioco continuano a suscitare sgomento e polemiche, soprattutto tra i tifosi, nel nostro campionato. Dubbi nell’uso dei cartellini, rigori concessi o non fischiati a dir poco rivedibili, scelte discutibili del direttore di gara e del VAR che stanno spingendo Gianluca Rocchi a sospendere diversi arbitri.

Gli errori sono presenti, com’è giusto che sia in un mondo di essere umani, ma a stupirci è ancora una volta la differenza di reazione da parte di chi rappresenta alcuni club che hanno verosimilmente subito uno o più torti nel corso delle settimane.

Ricordiamo molto bene la reazione del presidente del Genoa Alberto Zangrillo al termine di GenoaMilan, terminata 0-1 per la squadra di Pioli. Il numero uno rossoblù si è sfogato duramente nel post-partita, urlando allo scandalo: “Sono qui per invocare rispetto. Si sta rovinando il calcio. L’entrata di Maignan? Da medico la definisco assassina. Il mondo del calcio è sempre più iniquo: la fanno da padrone sempre gli stessi. Quando c’è Davide contro Golia, in questo mondo vince sempre Golia… Basta fare gli ipocriti, lo sappiamo tutti. Quello che abbiamo visto stasera è chiaro“.

Alle parole del Presidente del Genoa si aggiungono quelle del patron del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, dopo il 2-2 con il Milan al Via del Mare: “Nessun giocatore del Milan si è lamentato del fallo. Vorrà dire che ogni volta che il Lecce subirà un gol cercheremo un qualsiasi pestone per mostrarlo al Var. Si sta prendendo una direzione per la quale se si vuole cercare un dettaglio minimo, lo si trova”. E ancora: “Bisogna chiedersi se il Var serve in assoluto e se viene utilizzato sempre allo stesso modo”.

Al coro si è aggiunto anche Claudio Lotito in occasione dell’ultimo Lazio-Milan, annunciando grandi manovre in sedi opportune (si, ma quali? Come?). “Oggi è stata una partita priva di valori sportivi“. Giusto tre anni fa la sua Lazio faceva gol con un uomo dell’Inter a terra, consapevole di ciò e Sarri disse: “Il regolamento è chiaro, dovevano tirare loro fuori il pallone dal campo“. Due pesi due misure?

Polemiche e dichiarazioni senz’altro legittime in uno Stato che poggia le sue basi anche sull’articolo 21, la libertà di manifestazione del pensiero. Eppure, queste polemiche tanto care ai presidenti di alcuni club di A non sono emerse in altre circostanze analoghe. Per citarne uno, lo stesso presidente del Genoa Zangrillo che lascia la tribuna d’onore del Meazza lunedì sera dopo la concessione all’Inter del calcio di rigore, scrive sui social: “Sono uscito dallo stadio al posto della squadra e dei nostri tifosi. L’ho fatto nel rispetto delle istituzioni, senza alzare la voce, con atteggiamento composto”. Oggi se l’è presa con Barella accusato di essere uno di quei giocatori che “rotolano come pagliacci”. Toni alzati, ma nessuno show post-partita.

Peccato non sia andata sempre così. Due pesi e due misure.

Lazio-Milan: Christian Pulisic, Marco Di Bello, Gustav Isaksen (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Lazio-Milan: Christian Pulisic, Marco Di Bello, Gustav Isaksen (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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