Intervenuto nella trasmissione Apericalcio con Bruno e Dodo Longhi, l’ex calciatore del Milan e allenatore del Napoli Roberto Donadoni ha parlato delle sfide ravvicinate tra le due squadre tra campionato e Champions League.
“Il Napoli sta meritando tutto quello che ha sin qui ottenuto: non si tratta di parlare di favole, sogni o altro, questa è solida realtà. In Serie A non c’è storia, lo scudetto è lì, ma questa squadra ha la possibilità di fare bene anche in Europa. Anzi, questo è un obiettivo che devono porsi e cercare di raggiungere. La Champions è una competizione particolare che dà stimoli forti e che tira fuori dai giocatori quel qualcosa in più, però oggi una valutazione a freddo porta a vedere avvantaggiato il Napoli sul Milan, per il ruolino di marcia che ha e per uno spirito di gruppo che pare veramente unico. Non esistono squadre deboli nei quarti in Europa, è come le affronti che le può rendere apparentemente deboli. Pensate al mio Milan contro la Steaua e poi ancora col Barcellona ad Atene…“.
“Milan? Dopo lo scudetto tutti si aspettavano un’altra grande stagione, così non è stato, è mancata la continuità ma penso sia riduttivo dare la colpa al mercato estivo. I motivi sono evidentemente di più. De Ketelaere va aspettato così come è stato fatto per Tonali. Il Milan ha puntato sul belga perché in lui ha visto qualità importanti, ha faticato quest’anno ma spero dimostri quello che vale nel prossimo futuro. Leao è l’uomo che sa accendere la fantasia, sta esprimendosi a fasi alterne, deve trovare continuità ma senza entrare nel merito di questioni economiche dico che il Milan deve puntare su giocatori come lui. Kvaratskhelia è unico. Non so se mi assomiglia o meno, di certo è stata una grande scoperta dei dirigenti del Napoli. Oltre alla tecnica, si vede che ha tanta voglia di emergere e dimostrare il suo valore“.