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Il Milan domina al Maksimir e schianta la Dinamo con un perentorio 4-0. Contro il Salisburgo basta il pari

Rinfrancato dall’ottimo risultato maturato a Salisburgo (la vittoria del Chelsea sui padroni di casa), il Milan scende in campo al Maksimir di Zagabria con l’obiettivo di vincere e mettersi nelle migliori condizioni possibili per l’ultima sfida del girone, contro gli austriaci a San Siro. Per la sfida alla Dinamo – anch’esso in lizza per la qualificazione – Pioli sceglie una formazione a trazione offensiva: in campo contemporaneamente De Ketelaere, Rebic, Leao e Giroud. Cacic con il canonico 3-5-2 con davanti i due giocatori più importanti della rosa, l’ex Spezia Orsic e Petkovic, per ben sei anni in Italia con sette squadre diverse.

Dinamo Zagabria-Milan, primo tempo

La Dinamo prova a partire subito con grande intensità, ma – assorbiti i primi cinque minuti di pressing dei croati – il Milan inizia a prendere per mano il pallino del gioco. Al nono, tripla chance per i rossoneri: sugli sviluppi di un corner, prima De Ketelaere e poi Kjaer vedono murati i rispettivi tiri, poi la palla poi arriva a Leao, il cui tentativo non crea problemi a Livakovic. La Dinamo prova a rispondere con il mancino dal limite di Ljubicic, che Tatarusanu accompagna sul fondo. I padroni di casa giocano senza paura e al 17° si rendono insidiosi nell’area rossonera, prima con un colpo di testa di Moharrami allontanato sulla linea da Gabbia, poi con un tiro di Ivanusec respinto da Tatarusanu, ed infine con una conclusione di Ristovski ribattuta da Kjaer. Al minuto 27, grande occasione sui piedi di Rebic, che viene liberato da Tonali ma, anziché calciare subito, fa un tocco in più e viene così murato da Peric. Poco dopo la mezz’ora, è Giroud ad andare vicino al vantaggio con uno stacco perentorio sul cross di Kalulu, sul quale Livakovic vola a dire di no. Al 39° il Milan passa: perfetta punizione battuta da Tonali dalla destra, pallone pennellato al centro dove Matteo Gabbia si inserisce con i tempi giusti e in tuffo la mette alle spalle di Livakovic. Nei sette minuti rimanenti, compreso quello di recupero, non accade nulla di rilevante, ed il Milan va così all’intervallo sopra di un gol.

Dinamo Zagabria-Milan, secondo tempo

La ripresa inizia con gli stessi ventidue, ed alla prima occasione il Milan raddoppia. E’ il quarto minuto, quando Rafael Leao – complice anche un rimpallo – arriva a tu per tu con Livakovic e non perdona il portiere della Dinamo. Subito dopo, Pioli opera il primo cambio togliendo De Ketelaere – ammonito ad inizio ripresa ed inserendo Krunic. All’ora di gioco, l’episodio che chiude la partita: ingenuo fallo in area di Ljubicic su Tonali, con l’arbitro Marciniak che non può che concedere il rigore. Dal dischetto va Olivier Giroud, che apre il piattone e trova l’angolino alto dove Livakovic non può arrivare. Annichilita dal tris subito, la Dinamo Zagabria prova a reagire con l’orgoglio, ma Tatarusanu è attento sul tiro di Ivanusec. Al ventesimo, Livakovic deve superarsi sul sinistro in girata di Giroud che poteva valere il poker. Poker che è solo rimandato di qualche minuti, perchè al 69° Ljubicic mette goffamente di petto nella sua porta il cross di Leao per Rebic. Con la vittoria ormai in ghiaccio, Pioli fa riposare alcuni dei titolari: fuori Theo Hernandez, Bennacer e Leao e dentro Ballo-Toure, Pobega e Messias. La Dinamo Zagabria lascia praterie al Milan, che – dopo un gol annullato a Pobega per fuorigioco – divora clamorosamente il quinto gol con Krunic, che arriva tutto solo davanti a Livakovic, ma si fa ipnotizzare dal portiere croato. Al minuto 88, è Rebic a graziare la Dinamo calciando largo di sinistro da ottima posizione. Poco male, perchè senza recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi, certificando il dominio rossonero al Maksimir.

Dinamo Zagabria-Milan: Olivier Giroud, Dino Peric e Robert Ljubicic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Dinamo Zagabria-Milan: Olivier Giroud, Dino Peric e Robert Ljubicic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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