HomeIn evidenzaMilan, il modo più semplice per ripartire (non) da dove eravamo rimasti

Milan, il modo più semplice per ripartire (non) da dove eravamo rimasti

C’è un modo molto semplice per dimenticare quanto fatto da Maldini e Massara al Milan: (non) ripartire da dove si era rimasti. Cosa che sta accadendo, quasi in toto, con il nuovo corso del Milan. Dove chi fa mercato ha deciso di dare un taglio netto con quanto avvenuto in precedenza rifiutando, di fatto, gli acquisti protratti da Maldini e Massara. E considerando quei giocatori tutti degli esuberi o degli atleti non da Milan. 

La storia di Maldini e Massara con il Milan e tutti i loro acquisti

Sono 34 i giocatori acquistati da Maldini e Massara nei loro quasi quattro anni alla guida del Milan. Su alcuni, oggettivamente, c’era ben poco da dire: pensiamo soprattutto a chi è arrivato in prestito, come Aster Vranckx (Wolfsburg), Asmir Begovic (Bournemouth), Diogo Dalot (Manchester United), Soualiho Meité (Torino), Pietro Pellegri (Monaco) e Sergino Dest (Barcellona). Tutta gente che, per un motivo o per un altro, non ha lasciato il segno. Ma anche a Mario Mandzukic e Ciprian Tatarusanu, dei quali di certo non si ricordano e non si ricorderanno gesta indelebili nelle menti dei tifosi.

Altri si sono rivelati dei veri e propri flop di mercato: Alessandro Florenzi è solo la brutta copia del giocatore ammirato alla Roma, Timoué Bakayoko ha saputo scaldare la panchina come nessun altro al pari di Yacine Adli, atleta sul quale bisognerebbe forse puntare maggiormente non fosse altro per il suo grande amore dimostrato finora per i colori del Milan. E poi ancora Divock Origi, Devis Vasquez e Marko Lazetic, oggetti che più misteriosi non si può.

Tralasciando per un momento ogni discorso su Jens Petter Hauge, il quale ha avuto fin troppo poco spazio, oggi c’è un’intera squadra che è stata messa sul mercato, guarda caso tutti giocatori acquistati proprio da Maldini e Massara: e tra chi ha già salutato il Milan (vedi Brahim Diaz, Ante Rebic, Junior Messias e Sandro Tonali) e chi dovrebbe farlo a breve (Fode Ballo-Touré, Alexis Saelemaekers e Charles De Ketelaere), la lista inizia ad essere molto corposa.

Milan: Mario Mandzukic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Mario Mandzukic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Ma Maldini e Massara hanno costruito anche il Milan di oggi

C’è un dato, però, che ci lascia perplessi: perché nessuno dice che il Milan di oggi è stato costruito, nella sua ossatura principale, da Maldini e Massara? Vero, tanti sono stati gli errori messi in campo, ma molte le intuizioni: al netto dell’ingaggio a parametro zero di Zlatan Ibrahimovic, per il quale servirebbe un discorso a parte, Maldini e Massara sono stati gli artefici dell’arrivo in rossonero di Olivier Giroud nell’estate del 2021 per un solo milione di euro; ma anche di Pierre Kalulu (dal Lione B al Milan nell’estate 2020, costo 1.19 milioni di euro), di Simon Kjaer (dal Siviglia al Milan nel gennaio 2020, costo 3.68 milioni di euro), Malick Thiaw (dallo Schalke 04 al Milan nell’estate 2022, costo 5 milioni di euro più 2 di bonus), Rade Krunic (dall’Empoli al Milan nell’estate 2019, costo 8.6 milioni di euro), Mike Maignan (dal Lille al Milan nell’estate 2021, costo 14.4 milioni di euro), Ismael Bennacer (dall’Empoli al Milan nell’estate 2019, costo 17.2 milioni di euro), Theo Hernandez (dal Real Madrid al Milan nell’estate 2019, costo 21.5 milioni di euro), Fikayo Tomori (dal Chelsea al Milan nel gennaio 2021, costo 28.8 milioni di euro (+ 600 mila di prestito) e Rafael Leao (dal Lille al Milan nell’estate 2019, costo 29.5 milioni di euro). Tutta gente (eccezion fatta per Kjaer) sulla quale poter maturare considerevoli plusvalenze a riguardo.

Milan: Rafael Leao, Alexis Saelemaekers (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Rafael Leao, Alexis Saelemaekers (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Il taglio col passato: una cosa già vista

È successo in passato con Leonardo, che disintegrò le scelte in chiave mercato di Mirabelli e Fassone (e forse fece davvero bene in quell’occasione…) ed è successo con Maldini e Massara, che sbancarono allontanandosi dalle scelte dello stesso Leonardo. Oggi accade di nuovo, con Furlani e Moncada, ma senza dimenticarsi che il percorso vincente del recente Milan è cominciato proprio dalle scelte dei due ex dirigenti.

Gerry Cardinale, Giorgio Furlani, Tim Romani
Gerry Cardinale, Giorgio Furlani, Tim Romani

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