L’Inter batte 2-1 il Milan e conquista il suo ventesimo Scudetto: decidono le reti di Acerbi e Thuram, che rendono vana quella di Tomori.
Milan-Inter, primo tempo
In casa Milan confermati gli spifferi della vigilia: nello strano 4-2-3-1 proposto da Pioli, Musah agisce da ala destra, Pulisic a sinistra e Leao centravanti; Inzaghi con i “titolarissimi“. Parte meglio l’Inter, che nei primi dieci minuti crea due occasioni, prima con Lautaro – che calcia alto – poi con Pavard che di testa non trova la porta. Al minuto 18, i nerazzurri concretizzato la supremazia passando in vantaggio con una dormita della difesa rossonera: angolo dalla sinistra, Pavard sul primo palo la allunga per Acerbi che, lasciato completamente solo, da due passi non può sbagliare di testa. Passano sette minuti e l’Inter va vicina al raddoppio, ancora con Lautaro che da pochi passi impatta male il cross basso di Dimarco.
Il Milan entra in partita solo alla mezz’ora: ripartenza rossonera, con il filtrante per Leao, che salta Pavard e da posizione defilata calcia con il sinistro trovando l’opposizione di Sommer. Al minuto 38, ancora i nerazzurri a centimetri dal secondo gol: Barella dal vertice sinistro dell’area serve a rimorchio Thuram che apre il piattone sfiorando il palo alla sinistra di Maignan. Passano due minuti e c’è una grande occasione per parte: prima Sommer dice di no a Calabria, poi sul contropiede è Mkhitaryan a calciare di sinistro trovando i pugni di Maignan. Dopo un solo minuto di recupero si conclude il primo tempo, con l’Inter avanti di un gol.
Milan-Inter, secondo tempo
Nessun volto nuovo al rientro dagli spogliatoi, ma dopo tre minuti e mezzo l’Inter raddoppia: Thuram vince un rimpallo con Tomori, poi dal limite dell’area calcia sul primo palo, Maignan non è totalmente reattivo e riesce solo a sfiorare. Il Milan prova subito a reagire, con un tiro-cross di Theo Hernandez che Giroud sfiora trovando ancora Sommer attento, poi Loftus-Cheek ci prova in girata senza precisione. Al minuto 52, con l’Inter avanti di due gol, Pioli sconfessa il fallimentare esperimento di Leao centravanti, inserendo Giroud per Reijnders. Il Milan è incapace di imbastire una pur minima reazione e al 68° Pioli si gioca la carta Chukwueze (il più in forma del momento lasciato ancora colpevolmente in panchina) al posto di Loftus-Cheek; insieme a lui entra anche Bennacer per Adli, che pur male non stava facendo. Alla mezz’ora, ci prova Pulisic che da dentro l’area va alla conclusione, mandando però alto.
A dodici dalla fine, Pioli rompe tutti gli indugi, inserendo Okafor per Musah e passando ad una sorta di 4-1-5 iper offensivo. Al minuto 80, il Milan la riapre: filtrante di Chukwueze per Leao che fa da sponda per Gabbia, che da due passi trova il miracolo di Sommer, che la manda sul palo, ma non può nulla sul tap-in di Fikayo Tomori. Il Diavolo ci crede, e dopo due minuti va vicino al pareggio: cross di Pulisic respinto da Sommer, sulla palla si avventa Chukwueze che viene ostacolato al momento del tiro, poi un difensore allontana. Nei minuti di recupero si scatena il far west: prima Tomori viene ammonito (era diffidato, salterà il match contro la Juventus), poi Theo Hernandez e Dumfries litigano tra di loro e vengono entrambi espulsi, infine Calabria sbraccia su Frattesi e anche lui si becca il rosso. Finisce così, con l’Inter che esulta in casa del Milan.
