Diogo Dalot in questo finale di stagione ha visto coronare il suo sogno di essere chiamato dalla Nazionale maggiore per disputare l’Europeo. Dopo aver conquistato la finale della medesima competizione con l’U21, Diogo è stato convocato al posto di Joao Cancelo risultato positivo al Covid-19. Una chiamata che è il culmine di una stagione, quella passata in prestito al Milan, che aveva visto il portoghese in grande crescita.
Crescita che vale una conferma?
Arrivato tra lo stupore generale vista l’abbondanza di terzini destri al Milan, Dalot è stato schierato spesso a sinistra per far rifiatare Theo Hernandez. Dopo la partenza di Conti il portoghese ha potuto giocare anche sulla sua fascia di competenza. Non aveva mai avuto un impiego così costante in carriera e per un giovane non c’è miglior modo per crescere se non giocare. Grandi meriti vanno dati a Stefano Pioli che ha saputo utilizzare Dalot nei migliori dei modi, in base all’andamento della partita e dell’avversario. A Milanello tutti hanno riconosciuto al portoghese una grande serietà ed etica del lavoro, attitudini che si trovano sempre meno nei giovani d’oggi. In casa Milan si sta seriamente pensando ad una riconferma di Diogo dopo che il Manchester United sembra propenso a discutere di un nuovo prestito con l’inserimento di un diritto di riscatto. Un’apertura che il Milan vorrebbe sfruttare per dare anche continuità al gruppo che si è conquistato la Champions League dopo 7 lunghi anni. Una questione che andrebbe definita perlomeno ad Europeo in corso, perchè si sa che una competizione del genere può essere una grande vetrina per un giovane. Il Milan deve giocare d’anticipo ed evitare che si possa creare concorrenza. Dalot non è un titolare del Portogallo ma chissà che possa avere qualche chance di giocare qualche spezzone di partita. Dopo la conquista della Nazionale, Dalot è pronto a conquistare anche il Milan.