La storia d’amore tra Ibrahimovic e il Milan inizia il 28 agosto del 2010. Una calda sera di fine estate Galliani trova l’accordo con il Barcellona per un prestito con diritto di riscatto fissato a 24 milioni di euro. Una cifra molto bassa rispetto al reale valore di Zlatan ma, complice il rapporto con Guardiola ai minimi storici ed il progetto Barcellona, quella era la soluzione migliore per tutti.
Qualche giorno dopo fu presentato a San Siro davanti ai tifosi e nessuno dimentica la frase: “Sono venuto qui per vincere e quest’anno vinciamo tutto“. Una profezia a metà, perché quella stagione il Milan tutto non ha vinto, ma qualcosa sì. Il 7 maggio 2011 arriva il primo scudetto rossonero di Zlatan, che ne aveva vinti già quattro consecutivi e non aveva intenzione di fermarsi.
Il 6 agosto 2011 ecco il secondo trofeo rossonero, quella Supercoppa Italiana vinta in rimonta sull’Inter proprio con un suo gol, il primo della nuova stagione che ne vedrà altri 34. La sua prima stagione però non parte nel migliore dei modi. All’esordio assoluto con la maglia del Milan, l’11 settembre 2010, sbaglia un rigore e la squadra perde 2-0 a Cesena. Per i primi gol, una doppietta, c’è da aspettare una grande notte di Champions League. Il 15 settembre contro l’Auxerre, la Cenerentola del girone con Ajax e Real Madrid.
A proposito di gol, dicevamo, ne fa 28 in campionato e si laurea capocannoniere – l’ultimo giocatore del Milan a vincere la classifica marcatori – con una doppietta all’Inter il 6 maggio 2012, nel derby più triste della storia recente rossonera. Oltre a perdere quella partita 4-2, Allegri perde anche il campionato a discapito della Juventus di Antonio Conte che apre un’epopea lunga dieci anni.
Sono quelli gli ultimi gol del primo Zlatan in maglia rossonera. Il 18 luglio 2012, infatti, per la prima volta nella sua carriera viene ceduto senza la sua volontà. Il Paris Saint-Germain fa pacchetto completo e preleva sia lui che Thiago Silva, lasciando un vuoto incolmabile dalle parti di Milanello. Un vuoto riempito solamente qualche anno dopo, nel 2019. Il 27 dicembre Zlatan trova l’accordo per tornare a casa, per tornare da quel Milan che ha tanto amato. Il 3 gennaio 2020 viene ufficialmente presentato in conferenza stampa ed il suo ritorno segna davvero una nuova epoca rossonera.
Il 6 gennaio 2020 fa il secondo esordio con la maglia del Milan ed anche questa volta non va nel migliore di modi (0-0 con la Sampdoria).
Una settimana dopo però, a Cagliari, trova il secondo primo gol e guida il Milan ad una preziosa vittoria 0-2. Da lì a breve succede di tutto, dal Covid al ritorno in Champions, dopo sette lunghi anni, firmato – nell’ombra – da Zlatan. Gli infortuni infatti prendono il sopravvento e non gli permettono di giocare con quella continuità che tutti speravano.
Le poche partite con conseguenti gol però bastano per portare, il 22 maggio 2022, lo scudetto numero 19 al Milan. Il più bello.
L’anno successivo non va meglio del precedente, anzi. Le presenze sono solo quattro con un gol, l’ultimo, datato 18 marzo 2023 su rigore a Udine.
Quella è l’ultima gioia rossonera di Zlatan, fino al 4 giugno 2023, pochi giorni fa, quando tra le lacrime annuncia il suo ritiro dal calcio giocato. La fine di tutto?