Federico Bonazzoli, in seguito alla rovesciata che ha regalato un pezzo di storia alla Cremonese, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
“Il Milan mi porta bene perché non è la prima volta che succede, ma la rivalità non c’entra. All’Inter ho vissuto 12 anni della mia vita, a San Siro ho esordito con la maglia nerazzurra, per me è uno stadio magico. All’Inter ho creato rapporti che sono ancora vivi, è il luogo del cuore, ma io sono interista a prescindere da quello che faccio in campo“.
“Il gesto? Viene così. Da bambino, in casa, facevo rovesciate con qualsiasi oggetto. Un gesto istintivo che mi viene naturale e mi è rimasto dentro. Non penso si possa allenare e a San Siro è uscita la mia versione migliore. Quando è partito il cross di Pezzella ho pensato: ‘Questa è perfetta’. In quell’attimo è scattato qualcosa, poi l’ho colpita troppo bene e ho subito pensato al gol. Quando provi spesso il gesto, capisci al volo se il colpo è quello giusto“.


