Il giornalista di Sky Sport ed icona rossonera Alessandro Costacurta è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole complete.
Come ripartire: “Portando al proprio livello chi non lo è stato. C’è chi ha giocato sotto al suo standard e bisogna capire perché“.
De Ketelaere: “In un altro ambiente ha fatto davvero bene e per me è un buon giocatore. Sembra spaventato ma io vedo un margine“.
Primo anno difficile nel passato: “Il punto è che era tutto diverso. Savicevic quando arrivò era il secondo classificato al Pallone d’oro ma non cominciò con mesi straordinari. Allora però la squadra reggeva da sola, mentre ora i rinforzi sono fondamentali“.
Con chi ripartire, tra Pioli e Maldini: “Avanti con tutti. Anche quest’anno hanno fatto un ottimo lavoro, con la semifinale di Champions. È chiaro però che la qualificazione alla prossima edizione influenzerà molto il giudizio. Non è corretto dire che la stagione sia stata deludente – oppure fallimentare, senza scomodare Antetokounmpo – e poi io credo che il Milan si qualificherà alla prossima Champions. So che il quarto posto economicamente è fondamentale ma non si poteva certo pensare di abbandonare mentalmente la Champions per questo“.
Uno dei problemi principali: “Il rendimento delle riserve“.
Delusioni per Kalulu e Tomori: “Sì, sono d’accordo. Nella scorsa stagione sono stati il vero segreto per lo scudetto e la crescita di Kalulu mi aveva colpito molto, perché non lo conoscevo. In questi mesi invece hanno sbagliato tanto. Sono molto sorpreso. Quando hai una crescita così rapida e ti ritrovi titolare all’improvviso, può capitare stagione difficile. Tomori invece pensavo non avrebbe più sbagliato, pensavo avesse raggiunto una maturità“.
Chi cederebbe tra i due: “Dico Tomori. Anche perché l’offerta probabilmente sarebbe più alta“.
Budget per un acquisto: “Per un attaccante…anche se le punte sono cercate da tutti. Io uno come Scamacca lo prenderei. C’è penuria di attaccanti con quelle qualità e il Milan può essere l’ambiente giusto. Un altro giocatore che mi piace è Sesko, il 2003 del Salisburgo. Un po’ incostante ma giovane, forte“.
Quante chance ha l’Inter di vincere la Champions League: “Dico il 30%. Anche noi contro il Marsiglia nel 1993 eravamo favoriti ma perdemmo una partita incredibile, piena di nostri tiri e occasioni. Il Marsiglia sembrava battuto ma segnò su corner e vinse“.
Il Manchester City: “È la squadra più forte del mondo da anni, non ha vinto la Coppa solo per circostanze. Haaland è un fuoriclasse assoluto e porterà il City a vincere una Champions. A quel punto, non si potrà non mettere questa squadra tra le più forti di sempre: vincere cinque Premier su sei è pazzesco. Eppure…Eppure non è il caso che festeggi. L’Inter è solida e organizzata, all’andata contro Benfica e Milan magari non era aggressiva ma, quando ripartiva, faceva male. E Lukaku dalla panchina è un lusso incredibile“.
Futuro del calcio italiano: “Io sono ottimista sul centrocampo: da Tonali a Ricci, tanti hanno qualità. Certo, abbiamo un grosso problema in attacco…“.
Dei nomi per il futuro della Nazionale: “Francesco Pio Esposito, il 2005 dell’Inter, è molto interessante. Sa giocare spalle e fronte alla porta, difende palla, smista. E Mattia Liberali, 2007 del Milan: è giovane ma ricorda Foden“.