L’ufficialità di Zlatan Ibrahimovic di nuovo al Milan ha indubbiamente esaltato tutta la tifoseria rossonera. Il terzo atto della sua esperienza tra le fila rossonere la si vociferava già da qualche tempo e nella giornata di ieri è arrivato anche il comunicato ufficiale della società.

Ora, la domanda più ricorrente è una: quale sarà il ruolo effettivo dello svedese? Come riportato nell’odierna edizione del Corriere della Sera, la sua nomina è stata ufficializzata solo ieri anche se l’accordo era già stato trovato in occasione dell’incontro del 6 novembre. Si è però deciso di attendere qualche tempo visto il momento difficile che sta attraversando il Milan.

Dal punto di vista pratico, Ibrahimovic è entrato in dirigenza con il ruolo di senior advisor sia della proprietà che del senior management. In questo momento l’approccio vincente e stacanovista dello svedese possono essere la scossa che serve al Milan. Come accaduto nei due atti precedenti.

L’ex giocatore avrà inoltre il compito di permeare i giocatori con la sua mentalità e contribuirà al contempo a crescere giovani talenti che possono potenzialmente diventare dei campioni. La sua presenza a Milanello non sarà costante ma sarà colui che dovrà spiegare a Cardinale le difficoltà della squadra e proporrà strategie atte a risolverle.

Non solo, così facendo darà maggiore autorevolezza alla comunicazione rossonera. Da non dimenticare che il suo ruolo lo porterà a stretto contatto con Cardinale per cui una sua indiretta approvazioni sulle decisioni del club. In tal modo, RedBird acquisterà maggiore credibilità agli occhi dei tifosi, in questo momento piuttosto disillusi.