Il Milan a Zagabria ci va per vincere certo, ma affrontare una squadra storica di questo tipo potrebbe strizzare l’occhio anche al mercato. Il club che negli ultimi 5 anni ha vinto 5 titoli croati di fila (e non a caso), in passato ha sfornato una gran quantità di talenti, ma 4 in assoluto sono dei giocatori di alta classe.
Il Maksimir, uno stadio che pare sia novecentesco, ha ospitato la crescita di giocatori che, nelle giovanili croate, sono “nati con il pallone attaccato ai piedi” come dice il direttore Butina alla Gazzetta dello Sport. I miseri ricavi dei diritti TV non fanno crescere una squadra che si tiene in piede grazie alla UEFA e al mercato. Vendono bene, e solo a leggere 4 nomi viene da pensare che non sia stato difficile: Boban, Kovacic, Prosinecki ed il Pallone d’Oro Modric hanno fatto crescere la nomea della scuola calcio della capitale. E comunque, accolgono talenti da tutto il mondo, come Matteo Tonon ex Milan nato a Desio, non nell’est Europa.
La classifica Cies sui migliori settori giovanili dà loro ragione: sono quarti in una nazione di 4 milioni di persone. Il giocatore tipico della Dinamo, poi, è un 10 che gioca a centrocampo ma con la licenza di attaccare (soprattutto da lontano), e manovrare il gioco. “A noi basta tenere il pallone tra i piedi, non vogliamo uscire dai fondamentali“. Sembra facile, ma la Dinamo Zagabria ha lo stampino magico, pronta a dimostrare ancora una volta di essere una fabbrica di talenti.