HomePrimo PianoForte presa di posizione della Curva Sud sulle scelte societarie. Il comunicato

Forte presa di posizione della Curva Sud sulle scelte societarie. Il comunicato

Le ultime su Julen Lopetegui come nuovo allenatore del Milan hanno scaldato il popolo rossonero, ma in senso contrario e soprattutto negativo. Il calore è derivante dalla rabbia verso una società che, da quanto riportano i suoi tifosi, nulla starebbe facendo per raggiungere i livelli dei cugini.

A questo proposito, anche la Curva Sud Milano si è espressa, attaccando duramente la società con un comunicato. Di seguito lo trovate in versione integrale.

La stagione volge al termine e la mediocrità che l’ha contraddistinta per quasi tutta la durata, ha lasciato spazio ad un finale funesto e disastroso che, come se non bastasse, è stato amplificato ancor di più dalle scellerate dichiariazioni di qualche dirigente nonché dalle voci relative al nome del futuro allenatore che ci fanno capire ancora una volta di più come l’ambizione di rivivere i tempi che furono, non sia prerogativa primaria di questa società.

Dall’avvento del signor cardinale sono passati quasi due anni, una fase transitoria e di assestamento era da considerarsi più che legittima ma adesso è giunta l’ora di arrivare al dunque e di mostrare con i fatti reali obiettivi della società, ovvero se costruire una squadra ambiziosa, oppure allestire di anno in anno una squadra in grado di invecchiare nelle posizioni che garantiscono l’accesso alla Champions in attesa di costruire il nuovo stadio e nulla più.

Deve essere chiaro a tutti che se la risposta fosse quest’ultima noi non ci stiamo!

Che non si possa pensare di spendere sul mercato i fiumi di denaro investiti da altre società di altri campionati è più che legittimo, ma non si può pensare di tornare grandi costruendo la squadra unicamente passando per qualche cessione, per poi reinvestire il denaro sui giocatori non affermati.

Non si può pensare di avere un progetto vincente se, ormai quasi a maggio, non si sappia ancora chi sarà il nuovo allenatore e di conseguenza diventa difficile allestire sul mercato una squadra compatibile alle esigenze del nuovo mister. All’interno della società regna il caos più totale tra i silenzi assordanti, strategie comunicative a dir poco imbarazzanti e poca chiarezza dei ruoli.

Signori la pazienza è finita!

Il Milan non è un prodotto su cui speculare e Milano non è una piazza che si accontenta di partecipare. Il Milan ha alle spalle un popolo che, per storia e tradizione, è abituato ad essere nel gotha del calcio mondiale.

Se questa proprietà pensa al di essere all’altezza di queste prerogative lo dimostrerà con fatti concreti (e la scelta del nuovo mister ci farà già capire molto), continuerà a godere del sostegno instancabile di un popolo follemente innamorato.

Se così non fosse dimenticatevi di vivere a Milano come isola felice, come avete fatto fino ad oggi…

Sempre col Milan nel cuore!

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