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Come potrebbe cambiare il FPF e come potrebbe impattare sui club sotto indagine

Nella giornata di ieri Calcio e Finanza ha ipotizzato possibili modifiche al Fair Play Finanziario, rielaborando quanto appreso da RMC Sport, anche sulla base delle dichiarazioni di Aleksandr Ceferin, durante il 44’esimo Congresso Ordinario tenutosi ad Amsterdam lo scorso marzo. In quell’occasione lo stesso Ceferin aveva preannunciato adattamenti del FPF alla nuova era, segnata inevitabilmente dall’impatto del Covid.

Non vi sarà una revisione completa del sistema di controllo bilanci in essere in questo momento, bensì un alleggerimento della sua applicazione. In concreto, i controlli non verrebbero più effettuati ogni 12 mesi ma ogni 24. Al contempo,il limite di disavanzo consentito, oggi di -30 milioni di euro su tre anni, potrebbe esser fissato a -60 milioni di euro in 2 anni. Inoltre, le eventuali sanzioni o limitazioni previste per l’autunno di ogni anno, per questo 2020 potrebbero direttamente slittare di 12 mesi, facendo si che esse possano essere discusse nell’autunno 2021.

E’ piuttosto chiaro che a beneficiarne più di tutti saranno i club attenzionati negli scorsi mesi per i loro bilanci poco virtuosi e possiamo facilmente immaginare che tra tutti, il Manchester City di Al-Mubarak sarà la società maggiormente privilegiata in questo particolare frangente. La credibilità del FPF stesso era fortemente in discussione proprio sulla vertenza riguardante i Citizens e questo quasi certo ritardo di comunicazione della sanzione stessa, ne minerà comunque l’efficacia e democraticità.

Qualora la squadra allenata da Guardiola dovesse in qualche maniera sfangarla, in buona sostanza il Milan resterebbe nella storia l’unico top team, o meglio l’unico ex top team, ad esser stato per anni indagato ed in effetti punito dall’UEFA stessa. Dovessero per di più entrare in vigore gli alleggerimenti anticipati poco fa, sarebbe più difficile per una società importante entrare sotto i controlli dell’UEFA, col risultato che gli unici ad esser stati ridimensionati anche a causa di queste sanzioni saremmo in pratica solo noi.

Il danno d’immagine ed economico per noi è stato significativo. A livello continentale in questo momento siamo poco più che un Sassuolo d’Europa, con tutto il rispetto per i nero verdi. Paghiamo e pagheremo tutto questo perchè non abbiamo e non abbiamo avuto nel recente passato, proprietà solide e presenti, pronte a lottare per difendere il club. Il nostro potere di forza contrattuale è ai minimi storici.

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