Fulvio Collovati, ex difensore del Milan, nel corso dell’intervista rilasciata all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha parlato dell’attuale situazione rossonera: “Sostenevo da tempo che il Milan fosse una squadra in crescita. Il gruppo dipende da Zlatan Ibrahimovic, è inutile girarci intorno, ma Stefano Pioli è stato bravissimo a creare omogeneità. La squadra è corta, tutti si aiutano, i difensori non soffrono quasi mai situazioni di uno contro uno perché c’è sempre un centrocampista in supporto”.
Su Ibrahimovic: “Per lui non ci sono parole, è fenomenale, ma c’è un blocco di giocatori cresciuto in maniera esponenziale, Gigio Donnarumma, Franck Kessié, Hakan Çalhanoglu. La sua assenza peserà”.
Sugli obiettivi dei rossoneri: “Siamo all’inizio, vedremo quando la stanchezza si farà sentire e quando aumenteranno gli infortuni. La mia impressione è che, rispetto a squadre come Juventus, Inter e Napoli, manchino alternative dello stesso livello dei titolari. Jens Petter Hauge, Diogo Dalot, Brahim Díaz sono giovani di qualità, ma costituiscono ancora un punto di domanda”.
Su cosa manca alla squadra: “Credo servano un centrale e un vice Ibra, ma la società è attenta. Se tra 6-7 gare il Milan sarà ancora in alto, inizieranno a muoversi”.
Sull’Europa League: “Nelle coppe il Milan è la storia e l’Europa va rispettata. Ciononostante, fossi in Pioli, farei un pensierino allo scudetto. In questo momento, le altre big non sono costanti”.