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Castellacci: “Gli infortuni del Milan? Mi metterei a tavolino con allenatore, medico e preparatore atletico per valutare se c’è qualcosa di sbagliato nella preparazione”

Lo storico medico della Nazionale Italiana, Enrico Castellacci, ha parlato al portale gianlucadimarzio.com del perché dei tanti infortuni muscolari che in queste ultime settimane stanno colpendo il Milan: “Le partite sono tante durante la settimana, troppe, per alcune squadre. C’è un sovraccarico eccessivo da un punto di vista articolare e muscolare. Noi come medici del calcio abbiamo denunciato agli organi nazionali ed internazionali il problema delle troppe partite. È una denuncia simbolica perché contro la parte economica non c’è niente che tenga, neanche la salute. Siamo molto legati all’AIC e anche loro hanno denunciato la stessa problematica“.

Castellacci prosegue: “Giocare ogni tre giorni non va bene, non c’è tempo per riposare, per questo è nata la ‘panchina lunga’. Creare un giro di giocatori che evitasse di far giocare sempre gli stessi. Alcuni allenatori lo fanno, altri invece preferisco affidarsi al loro giro. Se io avessi in squadra una serie di infortuni così mi metterei a tavolino con allenatore, medico e preparatore atletico per valutare se c’è qualcosa di sbagliato per quanto riguarda la preparazione. Io parlo in generale non solo nel caso del Milan. Se c’è un aumento di problemi muscolari sempre nello stesso settore è facile pensare che sia qualche esercizio specifico che va a sovraccaricare quel distretto muscolare. È una cosa che può succedere“.

Ancora Castellacci: “Oggi come oggi ci sono delle preparazioni settoriali e differenziate, giocatore per giocatore. C’è anche la componente casuale ovviamente. Anche il medico poi deve fare particolare attenzione, magari un giocatore ha un affaticamento ma pur di giocare non lo fa presente e a quel punto peggiora la situazione. Una volta le preparazione estive erano vere, ora non ci si fa più caso. Si stava un mese in ritiro per la preparazione. Si allenavano tutti i distretti muscolari, piano piano, per riprendere l’attività. Ora non è più così. Si va in ritiro una settimana e poi si parte all’estero. La parte economica prende sempre il sopravvento“.

Castellacci continua: “Bisogna essere intellettualmente onesti per capire che se alla base non c’è una preparazione fisica accurata ovviamente si possono creare questi problemi. Mi viene in mente il Napoli dell’anno scorso che ha fatto un ritiro estivo molto più congruo. I risultati ci sono stati. Questo dovrebbe far riflettere molto le società per trovare un equilibrio tra un ritiro opportuno e allo stesso tempo il ritorno economico delle tournée. Ribadisco: la preparazione estiva è molto molto importante se fosse fatta in maniera più congrua“.

Conclude Castellacci: “I ritmi di gioco rispetto al passato sono cambiati. Oggi è tutto molto più veloce ed il dispendio è maggiore. Le statistiche dicono che si gioca molto di più rispetto al passato. Quindi c’è un aumento di partite e ritmi più veloci. La FIFA ha aumentato anche le partite delle Nazionali. Aumentando anche quelle partite, diventa tutto troppo frenetico e si ritorna al discorso delle denunce. Tutti sanno il rischio che corrono i giocatori eppure le partite aumentano. Prima le partite delle nazionali, qualcuna, era amichevole, ora sono tutte partite ufficiali. Non c’è più neanche la possibilità di dire che se un giocatore non sta benissimo non viene messo in campo. Oggi sono tutte ufficiali che fanno parte di tornei, questo non è un problema indifferente“.

Enrico Castellacci, presidente dei medici del calcio

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