Milan-Cremonese di questa sera, non sarà una sfida banale: i rossoneri saranno chiamati ad una reazione, dopo il pareggio all’ultimo secondo contro la Roma, che tutto sommato permette di restare in corsa per la Champions.
La gara di questa sera, sarà importante anche per alcuni giocatori, che per l’ennesima volta avranno la possibilità di mettersi in luce, e di mandare segnali importanti.
Secondo le probabili formazioni, sia Vranckx, Origi e De Ketelaere, giocheranno dal primo minuto. Tre calciatori arrivati con una idea totalmente diversa a Milanello, e che al momento non hanno mantenuto le aspettative.
Eppure, negli ultimi anni, soprattutto nel nostro campionato, sono pochi i calciatori che al primo anno abbiano subito dimostrato le proprie qualità, sia per quanto riguarda le prestazioni, i gol o gli assist.

In vista di un finale di stagione emozionante, duro e determinante non solo per quest’anno, ma anche per il futuro, sarebbe importante riuscire a recuperare psicologicamente calciatori importanti, acquistati in estate, che ancora non hanno inciso per nulla.
Ecco perché, quello di stasera per Stefano Pioli, non sarà un turnover, ma una vera e propria prova. Uno su tutti, ad avere i fari puntati, sarà il belga De Ketelaere, acquistato per 35 milioni, con il peso della trequarti sulle spalle. Molti tifosi rossoneri, nonostante i suoi numeri impietosi, credono ancora (giustamente) ad una rinascita, ad un miracolo, che arrivi addirittura in questo finale di campionato. Zero gol e zero assist sono il risultato di una stagione vissuta sotto pressione dei media, ma a ventuno anni non è semplice giocare a San Siro e con una etichetta addosso.

Posizioni, idee, intuizioni: per tutti è il mister il responsabile della mancata esplosione di De Ketelaere in questa stagione, del suo utilizzo poco costante e della zona in cui viene utilizzato.
Secondo i raccolti dalle heatmap delle ultime due stagioni, il numero 90 del diavolo, quando impiegato in campo, non è statico in una zona del campo, ma si muove alla ricerca del pallone, o per guidare la manovra insieme ai compagni. Tutti ricorderanno il suo esordio contro l’Udinese nella prima uscita stagionale dei campioni in carica a San Siro. In quell’occasione, il classe 2001 sembrava di un livello altissimo, con doti da campione. Corsa, smarcamento, verticalizzazioni, abilità: De Ketelaere quel pomeriggio sembrava già l’uomo del secondo scudetto consecutivo, ed invece…
In belgio, Charles giocava prevalentemente sulle due fasce, sia a destra che a sinistra, mostrando grandi qualità nella finalizzazione. Da quando è nelle mani di Pioli, il ruolo da trequartista spesso tocca a lui, ma forse non è la zona del campo dove riesce ad esprimersi nel migliore dei modi. Ecco perché, nella heatmap di questa stagione, non vi è mai una posizione più frequente delle altre, ma balla in varie zone del campo.

La vera domanda è: De Ketelaere è un finalizzatore o un fantasista?
I 19 gol della scorsa stagione, in realtà, lasciano intravedere ottime qualità in fase realizzativa, ottimo tempo di inserimento, colpo di testa, insomma, voglia di far gol.
Poi, nelle prime partite a Milano, sembrava voler incidere anche in termini di giocate, di assist, di abilità. Quindi, sarebbe opportuno metterlo nelle condizioni di esprimersi nel migliore dei modi, con meno compiti in fase difensiva, e lasciarlo libero di agire, magari sulla destra, visto che a sinistra gioca Leao. La partita contro la Cremonese deve essere per lui un punto di partenza. Deve iniziare da questa sera la sua stagione, perché saranno settimane di fuoco, e lui resta un uomo imprescindibile. Charles, oggi per prenderti ciò che è tuo, per avere una chance nelle due gare di Champions contro l’Inter, in cui la qualità serve come il pane, perché un gol può cambiare tutto, in un momento far scattare la scintilla e far nascere una nuova stella a San Siro. Charles, oggi o… arrivederci all’anno prossimo.