Il proprietario del Milan e numero uno di RedBird, Gerry Cardinale, ha parlato ai microfoni del Fortune. Fulcro dell’intervista la situazione legata a San Siro, gli investimenti nel mondo dello sport, l’organizzazione degli eventi live e l’attuale indagine in corso sulla vendita del club rossonero.

L’imprenditore americano esordisce parlando degli investimenti nel mondo dello sport: “Lo sport ora non è più un hobby per ragazzi ricchi. Lo sport è un business multimiliardario per l’intrattenimento di eventi dal vivo, e per riuscire a fare queste cose bisogna avere relazioni e competenze multidisciplinari in tutta una serie di attività”.

Il numero uno di RedBird prosegue parlando di San Siro: “E’ ora per il Milan di fare ciò che hanno fatto gli Yankees nel 2008 (Costruzione del nuovo stadio, lo Yankee Stadium, NDR). Il loro vecchio stadio era vecchio. Ci hanno giocato Babe Ruth, Joe DiMaggio, Mickey Mantle e Roger Maris, era iconico, ma si erano accorti che c’era bisogno di un nuovo impianto”.

E sugli investimenti il proprietario del Milan specifica: “Non è una questione di spendere più degli altri, è importante saper spendere meglio degli altri”. Fondamentale è anche l’organizzazione degli eventi live:“Tanti anni fa bastava organizzare un party e la gente sarebbe venuta di corsa, oggi invece c’è una competizione tremenda per quanto riguarda il tempo libero delle persone, ergo se intendi far pagare il biglietto di un evento devi far sì che l’evento sia all’altezza del prezzo”.

Nel frattempo la nuova proprietà rossonera ha acquistato una serie di terreni a San Donato, pensati per la costruzione del nuovo stadio: “Volevo avere la certezza di avere una concreta opzione percorribile per lo stadio. Se non ci riusciremo rimarremo a San Siro”. Specifica Cardinale. Parlando della Serie A il patron rossonero ha dichiarato: “E’ un tipo di campionato che attrae gli investitori americani. Si sono resi conto dell’eredità e della storia di alcuni di questi marchi poco gestiti. Si sono resi conto del potenziale di avere tra le mani un grande investimento, semplicemente professionalizzando la proprietà“.

A proposito dell’indagine in corso sulla vendita del Milan un portavoce di RedBird ha voluto fare chiarezza: “L’idea che RedBird non possieda e non controlli il Milan è semplicemente falsa e contraddice tutte le prove e i fatti”. Mentre un portavoce di Elliott ha fatto ulteriore chiarezza: “Il fondo Elliott non ha interesse azionario o controllo sull’AC Milan”.