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Nuovo stadio, Cardinale si guarda intorno: un focus sulle quattro aree in lizza

Il rientro a Milano, del numero uno di RedBird, nonché proprietario della maggioranza del Milan, è previsto nei prossimi giorni. Non è sicuramente un periodo facile e tranquillo per l’ambiente rossonero, per via dei pessimi risultati sportivi ottenuti nell’ultimo mese di campionato. Si rivedono i fantasmi di gennaio, e bisogna fare urgentemente qualcosa per scacciarli via.

Ma Cardinale, non sarà in città per motivi sportivi, ma bensì per prendere una decisione finale riguardo il nuovo stadio, specialmente per quanto riguarda il terreno dove verrà eretta la nuova casa del Diavolo. Come riporta la Gazzetta dello Sport, le aree visitate e che attirano gli interessi rossoneri sono 4: Ippodromo La Maura, Sesto San Giovanni, Assago-Rozzano e San Donato.

IPPODROMO LA MAURA

E’ senz’altro l’area che, più di tutte, ha destato scalpore. Ma è anche quella, per Cardinale, perfetta in cui costruire. Quali sono le motivazioni? Innanzitutto non ci si sposterebbe tantissimo, infatti, l’attuale Ippodromo, è situato a soli 800 m dall’uscita della metropolitana, e 1 km (in linea d’aria) da San Siro, inoltre il territorio è parte del Comune di Milano, e ciò permetterebbe una maggiore riconoscibilità all’impianto. Ma l’acquisizione dell’area, è tutt’altro che cosa fatta: in termini di politica, ci sono dissonanze all’interno della maggioranza in Comune, e questo farebbe perdere tantissimo tempo al club; tra Snaitech (attuali proprietari dell’area) e F3A Green, è stato già favorito un contratto preliminare di compravendita della zona; i residenti dell’area circostante all’Ippodromo, si sono uniti per far fronte comune contro la costruzione di impianti di cemento, in una delle poche aree verdi rimaste a Milano. Si pensi che domenica scorsa, più di tremila persone hanno dato vita a una catena umana che ha circondato l’area di La Maura per dire no al nuovo stadio.

SESTO SAN GIOVANNI

Sesto, sarebbe un opzione molto più agevole e interessante, almeno burocraticamente parlando. Infatti, il sindaco di Sesto, è un grande sostenitore dell’idea di costruire il nuovo stadio all’interno del suo Comune, senza contare che eviterebbe tutti i vari dibattiti e contestazioni che invece verrebbero attuati in caso di costruzione nell’area del Comune di Milano. In aggiunta, la posizione è ben collegata dai mezzi di trasporto, Sesto San Giovanni è il capolinea della linea rossa M1 della metropolitana di Milano. L’unico “piccolo” problema è che l’area, che prima vedeva in funzione l’acciaieria Falk, vede in atto al momento una battaglia multimilionaria tra Hines (proprietario) e la banca Intesa San Paolo. Di nuovo c’è che, di recente, il Milan ha chiesto ad Hines se ci fosse la possibilità di abbassare il prezzo d’acquisizione.

ASSAGO-ROZZANO

Viste le difficoltà, non indifferenti, di costruire a La Maura, il Milan si guarda intorno, valutando ogni possibile area accessibile alla costruzione del nuovo stadio. Come già dichiarato nelle settimane precedenti, anche l’Inter è interessata alla medesima area, e senza dubbio, l’inserimento del Milan creerebbe non poche dispute tra i due club. L’area individuata, sarebbe vicino al Forum di Assago, che confina con Rozzano. Si tratterebbe quindi, di un territorio presieduto dai due Comuni, separati dalla striscia autostradale dell’A7. La posizione, è facilmente raggiungibile tramite la linea verde M2, di cui Assago è il capolinea. Per quanto riguarda la proprietà, il terreno è detenuto dalla famiglia Cabassi (proprietari del Forum).

SAN DONATO

Infine, l’opzione di San Donato è quella, tra le quattro, meno considerata, ma tutt’altro che scartata. Siamo sempre fuori Milano, e questo agevolerebbe, anche in questo caso, l’iter burocratico, e la zona sarebbe quella di San Francesco.

Milan: Gerry Cardinale (Photo by AC Milan/AC Milan via Getty Images)
Milan: Gerry Cardinale (Photo by AC Milan/AC Milan via Getty Images)

 

 

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