Che fosse un professionista serio l’avevamo compreso subito. Che fosse un giocatore tecnico l’avevamo intuito sin delle prime partite con la nostra maglia, nonostante fosse poco incisivo. Che avesse un piede educato per mandare in porta i compagni e allo stesso tempo potente e preciso per segnare gol dalla distanza, l’avevamo visto in pratica solo su YouTube.
Ebbene in queste dieci gare post lockdown, Calha è stato decisivo non solo con 5 gol e 7 assist, ma lo è stato ancora di più nella sostanza delle prestazioni. Con la sua capacità di stare nella partita nelle due fasi, nel legare i reparti di centrocampo e attacco, con gamba e tanta tecnica.
Con Rino in panchina, il turco aveva alzato un filo l’asticella del suo rendimento rispetto al primissimo anno. Tuttavia passava più per un giocatore di contenimento che non per un vero e proprio 10 moderno. Ora che deve pressare in avanti gli avversari e non rincorrerli sulla fascia per aiutare l’esterno basso di sinistra di turno, e che parte più centralmente quando la palla l’abbiamo noi, davvero è tutto un altro calciatore.
È giusto riconoscere che sia diventato un titolare inamovibile e di valore. Uno dei giocatori da cui ripartire. Corretto dunque che sia centrale nel progetto di Pioli e che si punti al rinnovo al più presto visto il contratto in scadenza 2021. Inoltre ha un bel rapporto fuori dal campo con Zlatan. Aiuterà inconsciamente il club a convincere Ibra a restare?