Più forte delle critiche, più forte dello scetticismo, più forte delle ingiustizie. Davide Calabria in Nazionale è un sogno diventato realtà, è il frutto di tanto lavoro e sudore, un traguardo di una vita ottenuto da un ragazzo che si è sempre guadagnato, senza favoritismi, ciò che ha ottenuto. Calabria in Nazionale ci era già stato, ma solo con le selezioni giovanili: tante presenze con l’Under 21 e qualche buona prestazione, ma tra i grandi questa gioia non gli era ancora capitata. Ora, il Ct Roberto Mancini ha deciso di premiarlo e lo ha convocato per le gare contro Estonia, amichevole, Bosnia e Polonia, valide per il girone di Nations League. Un traguardo senza dubbio meritato che il terzino rossonero ha voluto celebrare, nella giornata di lunedì in cui ha raggiunto il ritiro di Coverciano, con un post su Instagram nel quale esprimeva tutta la sua gioia e la sua emozione e delle parole chiare ed inequivocabili: “L’emozione di questa prima convocazione in Nazionale maggiore, di questo mio ‘primo’ giorno a Coverciano, non la dimenticherò mai. Io non so come andrà questa stagione, per me e per il mio Milan, ma il lavoro paga. Ed oggi essere qui per me è un sogno diventato realtà“.
Calabria in Nazionale, dalle panchine e le critiche con il Milan alla svolta
La notizia della prima convocazione di Calabria in Nazionale arriva a coronamento di un inizio di stagione molto positivo per il terzino rossonero, dopo le tante difficoltà incontrate nella scorsa stagione. Il 2019/2020 di Calabria, infatti, è stato senza dubbio il peggior anno da calciatore per Davide. Prima le tante prestazioni in colore nella prima parte di stagione, sia con Giampaolo che con Pioli, un paio di espulsioni e tantissimi errori che a volte sono costati anche dei punti ai rossoneri. Poi sono piovute le critiche, tante, da parte di tifosi e addetti ai lavori che ormai non gli perdonavano più il minimo errore. Per molti, semplicemente, Davide Calabria non era da Milan. Il periodo buio continuava con la titolarità persa a favore del compagno di reparto, Andrea Conti. Mister Pioli ormai aveva scelto e per il ragazzo cresciuto nelle giovanili del Milan non c’era più spazio. Verso la fine della scorsa stagione, con un Milan che ormai non perdeva più ed era spesso padrone del campo, è arrivato l’infortunio di Sassuolo per Conti. Nelle ultime tre di campionato Calabria gioca, lo fa alla grande e convince tutti che in questo Milan ci può stare.
Calabria in Nazionale, ora è arrivato il momento di non fermarsi più
Arriva agosto ed il calciomercato. Il Milan cerca un terzino destro, intanto arriva il giovane Kalulu e tutto lascia presagire che sarà proprio Calabria il sacrificato, anche per fare cassa con una plusvalenza. Maldini e Massara, però, ribadiscono la sua incedibilità e mantengono la parola anche nel corso di tutta la sessione di calciomercato. Intanto la stagione comincia e Calabria le gioca tutte, non sbagliando nulla. Dalla amichevoli, fino al campionato e ai preliminari di Europa League: ormai Davide è un titolare del Milan di Pioli che viaggia con il vento in poppa e nemmeno l’arrivo di Dalot gli fa perdere i gradi conquistati con sudore e caparbietà. Il piccolo infortunio dell’autorete contro il Verona è solo una parentesi infelice di un inizio di stagione da sogno che viene condito da qualcosa che è molto di più di una ciliegina sulla torta. Calabria in Nazionale voluto da Mancini è il coronamento di un sogno, ma anche di tanti anni di duro lavoro e sacrificio, svolti sempre con la massima serietà e senza badare troppo a chiacchiere e critiche. Ora, Davide ha il dovere di non fermarsi più e di dimostrare di poter restare stabilmente un titolare del Milan e nel giro della Nazionale.
