Il terzino del Milan Davide Calabria ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’edizione odierna del Corriere della Sera: “Ho lavorato tanto, abbiamo lavorato tanto. Sì, è vero, è come se io e il Milan fossimo cresciuti insieme, in questo ultimo anno. Abbiamo capito dove c’era da migliorare e l’abbiamo fatto. In silenzio, anche quando tutti parlavano”.
Sulla sconfitta contro lo Spezia: “È stata una giornata no. Tutti hanno sbagliato tutto, ma quella battuta d’arresto è già alle spalle. Ora dobbiamo rialzare la testa. Settimana chiave con Stella Rossa e derby? Niente panico, ne usciremo lavorando, con umiltà, concentrazione ed entusiasmo. Quella per il primo posto in campionato è una corsa lunga, nulla è compromesso. Quello che conta è arrivare primi alla fine. Ora, però, la testa va alla coppa. Ci teniamo moltissimo, vogliamo arrivare in fondo. L’Europa è l’habitat naturale del Milan. Penseremo al derby da venerdì”.
Sul derby: “La gara contro l’Inter può cambiare la stagione. Domani, a Belgrado, vogliamo battere la Stella Rossa. Vincere aiuta a vincere. Dobbiamo subito recuperare quella mentalità che ci ha permesso di essere in testa per 21 giornate, poi penseremo al derby e a vincerlo, ovviamente. Anche all’andata ci davano per sfavoriti. L’Inter è la squadra più attrezzata insieme alla Juventus, ma è tutto apertissimo. Noi dobbiamo solo stare zitti e lavorare”.
Su Pioli e Maldini: “A Maldini devo moltissimo, è un mito. Mi ha incoraggiato fin dai tempi del settore giovanile. Sono milanista fin da bambino, il Milan era il mio sogno e me lo sono tenuto stretto. Pioli? C’era stata qualche incomprensione, all’inizio. Per me non è stato semplice imparare a giocare come mi chiedeva lui. Poi abbiamo parlato tanto, ci siamo confrontati e oggi sono migliorato molto, grazie proprio ai suoi insegnamenti. Abbiamo un rapporto eccezionale, è un grande allenatore e un grande uomo”.
Su Ibrahimovic: “Cosa si impara da Zlatan? A dare di più, sempre. Zlatan fa la differenza. Quando lo guardi, ti senti più forte. Ci ha insegnato ad avere la mentalità vincente, a essere da Milan”.