Leonardo Bonucci ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Prime Video nella quale ha parlato anche del suo periodo al Milan nella stagione 2017/18. Ecco le sue parole.
“Il mio passaggio al Milan? Alla Juventus dopo la finale di Cardiff si era rotto qualcosa, parliamo e ci diciamo che le strade si devono separare e spunta il Milan. Sarei stato il simbolo della rinascita, con la fascia da capitano. Spostare gli equilibri? Non è una roba mia, ma era del mio addetto stampa. Voleva dire aiutare il Milan a tornare vincente. Per me quello che faceva la Juve non interessava e pensavo a me stesso: ho vissuto talmente male quello che mi era stato fatto che ho pensato solo al mio bene“.
Bonucci prosegue: “Sono pentito di aver lasciato la Juventus? In quel momento fai scelte in base alle condizioni che stai vivendo. L’anno prima la società mi disse: non ti vendiamo nemmeno per 100 milioni. Poi mi hanno venduto al Milan per 42 milioni e c’era dentro anche De Sciglio, mi hanno venduto per 30 milioni. Non è che volessero tenermi a tutti i costi. L’esultanza contro la Juve? La rifarei. In quel momento giocavo al Milan e ho vissuto qualsiasi squadra dando tutto me stesso. Una figura all’interno della Juve mi aveva trattato come non doveva. Per me non esultare è una mancanza di rispetto per i tifosi nuovi“.
Sul gol di Muntari: “Quando è passata quella palla io ero praticamente in linea con la porta. Dissi solo: dai, andiamo avanti“.