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Maxi turnover di Bologna… rimandato: Pioli, gli aspetti positivi e negativi di una scelta forte

Tutto bianco o tutto nero? Il bicchiere dopo la trasferta e il pareggio di Bologna può essere ritenuto mezzo vuoto o mezzo pieno a seconda degli aspetti valutati. Se si guarda al semplice risultato, sicuramente il Milan di Stefano Pioli può recriminare per un’altra mancata vittoria e, a posteriori, una chance persa per allungare sui cugini nerazzurri fermati nuovamente dal Monza. D’altro canto, però, la prestazione delle cosiddette seconde linee è stata tutt’altro che negativa, soprattutto in alcuni elementi.

Pioli e il maxi turnover: gli aspetti positivi

Se analizziamo la partita dei singoli, ci sono sicuramente alcuni elementi della rosa che hanno brillato più di altri: Fode Ballo-Toure, Tommaso Pobega e, a tratti, anche Ante Rebic. Sembra un paradosso citare i due interpreti della fascia sinistra visto il gol a freddo partito proprio da quel lato, ma nel corso del resto della gara hanno lanciato segnali più che positivi.

Il croato è parso redivivo nei suoi movimenti, non solo lateralmente ma anche accentrandosi e creando scompiglio nella fase difensiva rossoblù. Manca ancora di quella cattiveria sotto porta che lo ha contraddistinto soprattutto nella seconda parte della prima stagione rossonera ma, rispetto al Rebic visto in tante altre occasioni quest’anno, è sembrato molto più presente e nel vivo del gioco. Che la fascia di capitano lo abbia responsabilizzato?

Sempre stando su quel lato, il terzino sinistro senegalese non si è fatto dispiacere in fase difensiva dopo il primo svarione (causato anche da una trattenuta dell’avversario) che ha portato alla rete di Sansone. In fase di impostazione ha cercato di alternare la verticalizzazione palla a terra al lancio verso la punta, ma si è anche proposto bene in progressioni solitarie, nelle quali però è mancato spesso di precisione al momento del cross.

Come non parlare dell’autore del gol: una conclusione da fuori area imparabile che ha baciato il palo ed è entrata in rete. Il centrocampista italiano è stato presente sia in fase di interdizione, rubando diversi palloni e lottando sulle seconde palle, ma anche in quella offensiva, proponendosi anche alle spalle della linea mediana avversaria per ricevere e servire gli attaccanti, come nel caso del primo tempo con l’imbucata per Origi intercettata dalla difesa rossoblù. C’erano dubbi sulla tenuta di un duo come quello formato da lui e Vranckx, ma la squadra di Pioli non ha sofferto particolarmente la mediana avversaria, facendosi preferire.

Pioli e il maxi turnover: gli aspetti negativi

Altri giocatori non hanno invece risposto presente e non è la prima volta. Stiamo parlando ovviamente dei due belgi in attacco, ovvero Charles De Ketelaere e Divock Origi. Soprattutto il primo, chiamato ad una prestazione differente e con maggiori responsabilità nella fase offensiva, non ha inciso come avrebbe dovuto. La fase di riaggressione è stata sotto certi punti di vista positiva, ma nell’apporto in zona gol è stato pressoché nullo.

Per l’attaccante ex Liverpool il discorso può essere diverso. Rispetto alle prestazioni di Monza e Cremona, per citarne due, i suoi movimenti sono stati più continui verso la profondità. Il neo resta quello della presenza sotto porta che, come per il numero 90, è stata nulla. L’indice di pericolosità è la cosa che preoccupa maggiormente e per un attaccante che vive per il gol (o per l’assist) è un segnale particolarmente negativo.

In un discorso più generale, Pioli ha osato al Dall’Ara, ma lo ha fatto per necessita. Non erano passate nemmeno 72 ore dal match casalingo e dispendioso contro il Napoli e ne passeranno poco più di 72 dal prossimo sempre contro gli azzurri, questa volta in trasferta. Avere stamani i titolarissimi a disposizione, e quindi non bisognosi della seduta defaticante, significa tanto nella preparazione di quella che sarà la gara più importante della stagione e forse della sua esperienza rossonera. Perché l’obiettivo, ora, è tornare tra le prime 4 d’Europa. Nell’Olimpo dove il Milan era abituato a stare fino a due decenni fa.

Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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