Un osservatore sprovveduto avrebbe potuto spegnere la televisione a fine primo tempo e dedicare il suo sabato sera a qualcosa di diverso rispetto ad una partita di pallone. Il Milan conduceva una partita con 2 gol di vantaggio, indirizzata dall’espulsione di Soumaoro. Invece, Bologna e Milan ci hanno regalato una giornata che fino al 84’ non si è sbloccata del tutto.

Partendo dall’inizio, il Bologna ha schierato l’undici classico con il suo 3-4-2-1: Medel al centro della difesa e i 2 trequartisti a supporto dell’unica punta Arnautovic. Pioli, in piena emergenza infortuni e Covid, si è reinventato la trequarti con Leao a sinistra, Castillejo a destra e Krunic a sostegno di Ibra, tornato in campo dal 1° minuto.

Il primo gol del Milan

Il Milan ha giocato la sua partita, cercando di verticalizzare su Ibra in possesso palla, il quale cercava subito di indirizzare a Leao o Castillejo, i quali si inserivano alle spalle dei quinti di difesa rosso blu. In fase di non possesso la solita grande aggressione e pressione sin dalla costruzione avversaria. E’ proprio così che nasce il gol: recupero palla di Ballo-Toure, su un passaggio pigro di Barrow, verticalizzazione su Ibra che trova nello spazio Leao che corre alle spalle di Soumaoro. 1-0.

Il secondo gol del Milan

La difesa alta del Bologna, in uscita in pressing e la presenza fisica e tecnica offesiva di Ibra hanno fatto sì che il Milan cercasse spesso la verticalizzazione diretta, sia per trovare il suo centravanti sia per cercare di attaccare lo spazio lasciato tra difesa e portiere avversario. Da qui nasce il rosso per Soumaoro, il quale atterra Krunic che con una bella lettura dello spazio si era buttato alle spalle della difesa rosso-blu servito da una palla lunga di Kjaer.

Il 2° gol del Milan è pieno Piolismo in azione. Sono 8 gli uomini impiegati offensivamente: 4 dentro l’area di rigore, con la presenza di Ibra che spaventa e abbassa la linea difensiva dentro l’area piccola, e 3 uomini fuori a recuperare immediatamente l’eventuale 2° palla. E così dal cross di Ballo-Toure, la respinta corta viene raccolta dal Capitano rossonero che scarica in porta il pallone del 2-0. Tutti a pressare altissimi con i soli Kjaer e Tomori in marcatura preventiva.

Il secondo tempo

La partita potrebbe chiudersi qui se non fosse che il Milan stacca la spina rientrando negli spogliatoi e nel 2° tempo si fa raggiungere sul 2-2 già al 51’.

Qui è da segnalare uno dei limiti delle marcature a uomo a tutto campo. Tomori esce alto a sinistra su Arnautovic, ma perde il duello e l’austriaco libera Soriano. In questo sistema di gioco se perdi 1vs1, i compagni devono essere molto attenti sui rispettivi duelli e invece, Bakayoko non segue Soriano che mette una grande palla per Barrow scattato sul filo del fuorigioco.

Al 57′ Soriano si fa cacciare per un fallaccio rivisto in on field review da Valeri e dal quel momento la partita è in mano al Milan che però riesce a sbloccarla solo al 84 grazie ad un gran gol di Bennacer. Il giocatore franco-algerino è stato il migliore in campo dei suoi grazie alla sua capacità di far uscire il pallone dalla prima pressione e poi farsi trovare pronto nel rifinire le punte. Oltre all’assist del finale 4-2 con gol di Ibra, serve una bellissima palla per Girourd che si vede negare il gol da una prodezza di Skorupski.

Nonostante le tante assenze, la squadra di Pioli fa la partita e solo una stoica difesa dei rosso-blu in 9 porta la partita fino all’ottantesimo inoltrato. Da rivedere alcuni dei giocatori che dovrebbero incidere nelle rotazioni come Krunic, Castillejo e Bakayoko. Presenti anche alcune sbavature difensive che hanno messo a rischio la partita e su cui Tatarusanu si è fatto trovare spesso pronto: ad esempio l’occasione creata da Arnautovic al 77’ che complice lo stop sbagliato dell’austriaco e la parata del portiere Rumeno hanno tenuto la partita sul 2-2. Da qui riparte il Milan in vista della partita delicatissima di martedì contro il Toro di Juric e del gioiellino rossonero Pobega.

Le statistiche di Bennacer