L’attaccante del Besiktas Kevin Prince Boateng, durante l’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport, ha parlato dei suoi trascorsi in rossonero, di Zlatan Ibrahimovic e di Ralf Rangnick: ““Berlusconi mi aveva convinto dopo una telefonata. Eravamo a casa sua, ad Arcore, in giardino. Mi chiese di tornare, io accettai subito. Poi parlammo anche di altro, del suo modo di vedere il calcio, del mio ruolo. Lui mi vedeva sempre come prima punta. Allegri, tuttavia, mi disse che avrebbe deciso lui e che mi sarei dovuto posizionare sulla trequarti. Sono arrivato al Milan giovane con tanta voglia di giocare. Mi ha fatto capire come muovermi in campo e quali erano i tempi giusti”.
Su Ibrahimovic: “Per me era facile giocare con lui. Ho capito subito com’era. Abbiamo avuto un rapporto bellissimo. Per altri, forse, era più difficile perché chiede tanto. In campo mi faceva avere sempre tanto spazio, mi dava i palloni che sognavo. Era il compagno perfetto per me. Il suo bersaglio in campo? Criticava tutti, quando la palla non gli arrivava come voleva, ma faceva anche imparare tante cose. Il Milan deve tenerlo, ha dimostrato di potere ancora fare la differenza”.
Su Rangnick: “Lo conosco. A mio avviso, potrebbe aiutare tanto. E’ molto intelligente, si vede quello che ha costruito. Se impara velocemente l’italiano, può essere molto importante per il Milan”.