Tanti i doppi ex di Fiorentina e Milan che sfideranno sabato sera al Franchi. Tra questi c’è anche Alberto Aquilani, attualmente allenatore della Primavera viola ed ex centrocampista. Intervenuto sui canali social della Fiorentina, ha presentato la partita rivivendo anche il suo passato.
“Italiano – ha detto – è un grande allenatore, lo sta dimostrando. Ci sono piccoli dettagli che osservo quando ogni tanto li vediamo, avrei diverse cose da imparare. Mi rivedo in Pellegrini della Roma, sia come ruolo che come carriera. A Firenze abbiamo raggiunto traguardi importanti, lasciando il segno di una squadra che provava a giocare un calcio diverso da quelli di quegli anni. Da giocatore ad allenatore? Quando per una vita fai solo quello, staccare è complicato. Però sono arrivato a un punto che avevo capito fosse giusto così, quando ho smesso avevo ancora un altro anno di contratto in Spagna. Se smetti consapevole la reazione è diversa, se è un obbligo lo vivi male. L’aspetto psicologico è fondamentale, ma semmai in prima squadra quando hai giocatori più pronti. Tecnica e tattica sono troppo importanti“.
“Fiorentina-Milan? Era sempre – continua Aquilani – una sfida impegnativa, qualsiasi fosse la mia parte. Ricordo il gol che ho fatto a Milano, quando vincemmo 1-3. Era la prima volta che tornavo a San Siro dopo l’anno trascorso lì. La partita promette sempre spettacolo. Per me poter indossare la maglia numero 10 era un orgoglio, qui era libera e ho deciso di prenderla, nonostante mi avessero consigliato di evitare“.